Sanità, seduta ad hoc in videoconferenza Dopo la seduta-fiume sulla manovra, Ghezzi chiede i tamponi per i consiglieri
Seduta straordinaria sì, ma questa volta in videoconferenza. Dopo il dibattito sulla scuola, mercoledì 20 maggio — sempre su richiesta delle minoranze — il consiglio provinciale tornerà a riunirsi per affrontare il tema sanità. Anche se al contrario della seduta del 5 maggio, la prossima si svolgerà in modalità telematica. A optare per questa soluzione, ieri nella conferenza dei capigruppo, è stato il presidente Walter Kaswalder, a cui si è accodata compatta la maggioranza. In questo modo ci sarà «l’occasione di provare la funzionalità del software predisposto», ha sostenuto il presidente. Una motivazione che invece non ha convinto la minoranza, contraria, ad eccezione di Paolo Ghezzi (Futura) che si è astenuto. La seduta si aprirà con la relazione dell’assessora Stefania Segnana. E avrà la stessa tempistica adottata per la seduta sul tema scuola, «anche perché stavolta Fugatti e Segnana — ha attaccato Ghezzi — dovranno rispondere alla cruciale domanda a cui non hanno voluto rispondere durante l’ultima seduta: perché non hanno voluto prendere l’impegno di varare il piano sanitario per la fase 2 entro il 31 maggio?». Ghezzi ha inoltre chiesto a Kaswalder di sottoporre a tampone tutti i partecipanti alla seduta dello scorso fine settimana, che, «per l’evoluzione inevitabile della seduta», si sarebbe trasformata in «un assembramento di decine di persone, con contatti ravvicinatissimi, spesso senza protezione». Un accertamento, specifica il consigliere, a titolo volontario e pagato dai consiglieri.