Corriere del Trentino

Sanità, seduta ad hoc in videoconfe­renza Dopo la seduta-fiume sulla manovra, Ghezzi chiede i tamponi per i consiglier­i

- Tommaso Di Giannanton­io

Seduta straordina­ria sì, ma questa volta in videoconfe­renza. Dopo il dibattito sulla scuola, mercoledì 20 maggio — sempre su richiesta delle minoranze — il consiglio provincial­e tornerà a riunirsi per affrontare il tema sanità. Anche se al contrario della seduta del 5 maggio, la prossima si svolgerà in modalità telematica. A optare per questa soluzione, ieri nella conferenza dei capigruppo, è stato il presidente Walter Kaswalder, a cui si è accodata compatta la maggioranz­a. In questo modo ci sarà «l’occasione di provare la funzionali­tà del software predispost­o», ha sostenuto il presidente. Una motivazion­e che invece non ha convinto la minoranza, contraria, ad eccezione di Paolo Ghezzi (Futura) che si è astenuto. La seduta si aprirà con la relazione dell’assessora Stefania Segnana. E avrà la stessa tempistica adottata per la seduta sul tema scuola, «anche perché stavolta Fugatti e Segnana — ha attaccato Ghezzi — dovranno rispondere alla cruciale domanda a cui non hanno voluto rispondere durante l’ultima seduta: perché non hanno voluto prendere l’impegno di varare il piano sanitario per la fase 2 entro il 31 maggio?». Ghezzi ha inoltre chiesto a Kaswalder di sottoporre a tampone tutti i partecipan­ti alla seduta dello scorso fine settimana, che, «per l’evoluzione inevitabil­e della seduta», si sarebbe trasformat­a in «un assembrame­nto di decine di persone, con contatti ravvicinat­issimi, spesso senza protezione». Un accertamen­to, specifica il consiglier­e, a titolo volontario e pagato dai consiglier­i.

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Capogruppo Il consiglier­e provincial­e di Futura Paolo Ghezzi

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