Nel nome di Mahler A Dobbiaco il festival, dirige Von Steinaecker
Nel 2021 il cartellone curato dal musicista altoatesino
Un nuovo festival dedicato a Mahler a Dobbiaco. E Philipp von Steinaecker, grande direttore di orchestra allievo di Abbado, ne sarà il direttore artistico, su incarico di Sigisbert Mustchlechner, presidente della «Fondazione Euregio Centro Culturale Gustav Mahler Dobbiaco Dolomiti.
Gustav Mahler è un nome che ricorre per Philipp von Steinaecker, che vive con la musica di Mahler gran parte della sua vita.
In questi giorni von Steinaecker è nella sua casa alle pendici dello Sciliar, in Alto Adige. Amburghese, ma sudtirolese di adozione, sposato con la celebre flautista Chiara Tonelli, appartiene all’élite degli allievi di Claudio Abbado, non a caso primo presidente dell’Accademia Mahler di Bolzano.
Lui, Philipp von Steinaecker, una vita nello studio del violoncello e della direzione, di orchestre ne ha guidate tante. Dalla Mahler Chamber Orchestra, alle orchestre della Radio Svedese, Maggio Musicale Fiorentino, Arena di Verona, Camerata Salzburg. Tra i suoi incarichi, anche primo direttore ospite dell’Orchestra Filarmonica Slovena e violoncellista della Lucerne Festival Orchestra.
Maestro von Steinaecker, il suo destino si intreccia con Mahler ancora una volta e a Dobbiaco, per il primo festival dedicato al suono originale di Mahler
«Stiamo lavorando con intensità e gioia per il 2021. Pur con un pensiero forte a questi mesi di emergenza, di lutti, di sacrifici. La nuova fondazione di Dobbiaco non vede l’ora che si parta».
E non trascura anche gli impegni con l’Accademia Mahler di Bolzano.
«Abbiamo ricevuto più di 900 iscrizioni, un record. Ascolteremo i video dei candidati uno per uno. Quanto ai concerti estivi, è presto per parlarne. Lo stesso vale del resto per i miei impegni da direttore a Lubiana e a Zagabria».
Cosa le ha lasciato lavorare con il maestro Abbado?
«Ci sto ripensando proprio in questi giorni. Avere lavorato con lui è una ispirazione continua. E poi il livello molto alto che cercava lui con i suoi musicisti, per noi allievi è diventato lo standard, il termine di paragone. Ogni volta, quando progettiamo e suoniamo ci chiediamo, pensando a Claudio, “basterà? Sarà sufficiente?”»
Come sarà il nuovo festival di Dobbiaco?
«Al progetto lavoro da due anni. La Grandhôtel Orchestra Toblach è costituita da studenti di talento straordinario provenienti da tutta Europa e da membri delle orchestre più importanti delle città “mahleriane” come Vienna, Praga, Budapest, Amburgo, Amsterdam, Lubiana e New York. Saranno affiancati da musicisti sudtirolesi che suonano in orchestre importanti.
Tutto questo, con strumenti originali dell’epoca di Mahler, che da poco sono in
L’evento «Lavoro a questo progetto da due anni Ci saranno talenti da tutto il mondo»
possesso di tutti coloro che li suoneranno. Eravamo pronti per settembre, compresa la prima esecuzione, dopo la prima del 26 giugno 1912, della Nona di Mahler con strumenti originali. Gli strumenti sono diversi e si suonano in modo differente. Archi e fiati con pochissimo vibrato, come era d’obbligo e importante a Vienna oltre un secolo fa».
L’appuntamento è per il 2021, quando l’orchestra diretta da von Steinaecker suonerà dopo Dobbiaco anche alla Scala, al Regio di Torino, al Festival Mi-To diretto da Nicola Campogrande e infine a Colonia.