Rebus stagionali, frontiere Ue aperte possibile soluzione
TRENTO Per il momento nessuna conferma ufficiale, ma il rebus dei lavoratori stagionali in agricoltura di cui si è discusso per settimane potrebbe risolversi il 3 giugno. Tra le decisioni comprese all’interno dei decreti nazionali, infatti, sembrerebbe che all’inizio del prossimo mese a cadere, oltre al vincolo di non trasferimento tra regioni, ci sia anche l’obbligo di quarantena per chi arriva dai Paesi dell’area Schengen. Una misura che sarebbe stata pensata principalmente per garantire al settore turismo di ripartire, ma che risolverebbe anche il problema degli stagionali per l’agricoltura, provenienti da paesi dell’est Europa come Romania, Polonia e Repubblica Ceca.
E il Trentino Alto Adige sarebbe fortemente interessato da una revisione delle regole sull’ingresso in Italia dei cittadini comunitari. «Speriamo che la misura venga adottata non solo per i turisti — ammette Leo Tiefenthaler, presidente del Bauernbund, ovvero l’Unione agricoltori e coltivatori diretti Sudtirolesi —, ma anche per i lavoratori stagionali. Le indicazioni che ci arrivano vanno in questo senso. Nelle prossime ore vedremo la decisione precisa, ma credo che il problema sia risolto». La soddisfazione è palpabile nella voce di Tiefenthaler: «Siamo contenti perché si risolve un problema importante. Eliminando il problema della quarantena si consente nuovamente ai quasi 10.000 lavoratori che vengono a lavorare da anni nel mese di giugno, in qualche caso anche da decenni, di tornare giusto in tempo per l’inizio della stagione».
Ma il 3 giugno è una data adeguata? «È un po’ tardi, ma non troppo tardi. Riusciremo a recuperare. Diciamo che ci accontentiamo», dice ridendo Tiefenthaler. Una posizione che condivide anche Paolo Calovi, presidente di Cia Trentino: «La trattativa nelle scorse settimane per concedere la quarantena attiva ai lavoratori è stata serrata. Se si è arrivati a questa soluzione va bene così, anche se qualche giorno di anticipo avrebbe aiutato». In quel periodo, infatti, inizia il diradamento a mano nei meleti.
Più cauto il presidente di Coldiretti Trentino Gianluca Barbacovi nel dichiarare conclusa la questione: «Non è ancora chiaro se quel provvedimento interesserà anche i lavoratori oppure solo i turisti. Attendiamo specifiche nei prossimi giorni».
Tiefenthaler Aspettiamo conferme ufficiali ma sembra che l‘apertura delle frontiere dovrebbe valere anche per i lavoratori. Giusto in tempo per la stagione