«Sbloccare i 4 miliardi per l’economia»
Cattoni: «A22, strategico investire sui cantieri». Concessione, riparte la trattativa
Il presidente Fugatti aveva fatto un appello domenica per sbloccare i 4,1 miliardi di investimenti di A22, legati alla partita della concessione. E Diego Cattoni, ad di A22, ammette che potrebbero essere importanti per la ripartenza economica: «In tempi di crisi investire sulle infrastrutture è uno dei modi migliori per creare valore economico e stimolare l’occupazione». E sul tema della concessione spiega: «A breve riapriremo i discorsi interrotti dal Covid».
TRENTO «In tempi di crisi investire sulle infrastrutture è uno dei modi migliori per creare valore economico e stimolare l’occupazione». Diego Cattoni, amministratore delegato di A22, non si sottrae al tema messo in evidenza domenica sul Corriere del Trentino dal presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti.
Il governatore ha ricordato che ci sono 4,1 miliardi di euro destinati ad interventi a disposizione, ma bloccati perché legati alla partita della concessione. E anche lo stesso ad di A22 ammette che riuscire a sbloccare questi cantieri, scollegandoli dalla partita sulla concessione, sarebbe un’opportunità ghiotta per aiutare a fare ripartire l’economia. «Sono investimenti che potrebbero rappresentare un contributo importante all’economia — spiega Cattoni — a livello locale e nazionale . Sarebbero un volano per il sistema economico dei territori». Sull’opportunità che effettivamente si riescano a mettere in campo rimane attendista: «Il momento è eccezionale e sicuramente ci sono diversi aspetti da verificare. Il sistema Italia, in una situazione così straordinaria, ha bisogno anche di risposte straordinarie e con modalità diverse da quelle ordinarie».
I fondi non sarebbero investiti totalmente all’interno del Trentino Alto Adige, ma su tutto l’asse autostradale. «Gli interventi più importanti sono quelli legati alla realizzazione della terza corsia, per un totale di circa 1,8 miliardi di euro — ricorda Cattoni —, a cui si vanno aggiungere tutta una serie di opere da Modena a Bolzano».
In mezzo a tutto questo, però, rimane il nodo del rinnovo della concessione e della liquidazione dei soci privati, la cui partita è ancora in stallo. Nel momento in cui la ministra alle infrastrutture De Micheli doveva interfacciarsi con Bruxelles, l’emergenza Covid-19 è scoppiata in pochi giorni, rimandando la discussione su altri temi. Tanto che circa un mese fa il Parlamento ha prorogato la data entro cui si dovrà trovare una soluzione, spostandola dal 30 giugno al 30 settembre. «Con un ritorno ad una parziale normalità vogliamo tornare a concentrarci sulla questione — conclude Cattoni —. Anche perché in questi tempi è ancora più necessario fare investimenti e A22 ha la voglia, la struttura e la forza per realizzarli».
Cattoni Momenti straordinari richiedono risposte e soluzioni eccezionali. Sulla concessione non ci sono novità, ma vogliamo che torni sul tavolo a breve