Corriere del Trentino

Escursioni­sta deceduto, oggi i funerali

- Tommaso Di Giannanton­io

Al buio, in mezzo alla nebbia e alla tempesta, a circa 2.000 metri di altitudine. Non è stata affatto una bella esperienza quella vissuta domenica notte da un escursioni­sta veneto di 52 anni, rimasto bloccato per più di quattro ore sul Carega. L’uomo era partito da solo da Malga San Giorgio (Verona) e una volta arrivato in quota, con il calare del buio e la neve a terra, aveva perso le tracce del sentiero. Così alle 22.30 di domenica ha deciso di chiedere aiuto al Soccorso alpino del Trentino. Inizialmen­te però, a causa di un brutto temporale, l’elicottero non ha potuto raggiunger­e il 52enne, fermo sulla

Costa Media.

Sono state quindi mobilitate due squadre a terra, che hanno poi atteso fino alle 2 di notte l’arrivo del velivolo al fianco dell’escursioni­sta, uscito illeso.

Sempre domenica, nel pomeriggio, il Soccorso alpino era stato impegnato nella ricerca di un altro escursioni­sta a Sella Giudicarie, dopo che i familiari ne avevano denunciato il mancato rientro a casa. In questo caso però l’intervento si è concluso nel peggiore dei modi: l’uomo, Giovanni Amistadi, di 56 anni, è stato ritrovato morto in un canalone sotto il sentiero che stava percorrend­o. I suoi funerali si svolgerann­o oggi alle 14 nella chiesa di Roncone, dove il 56enne risiedeva con la moglie e i due figli, e lavorava come insegnante. «È stato il maestro elementare di due generazion­i del paese ed era un punto di riferiment­o anche per l’amministra­zione comunale per i progetti con la scuola», ricorda il primo cittadino Franco Bazzoli.

In quota Carega: recuperato 50enne

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