Escursionista deceduto, oggi i funerali
Al buio, in mezzo alla nebbia e alla tempesta, a circa 2.000 metri di altitudine. Non è stata affatto una bella esperienza quella vissuta domenica notte da un escursionista veneto di 52 anni, rimasto bloccato per più di quattro ore sul Carega. L’uomo era partito da solo da Malga San Giorgio (Verona) e una volta arrivato in quota, con il calare del buio e la neve a terra, aveva perso le tracce del sentiero. Così alle 22.30 di domenica ha deciso di chiedere aiuto al Soccorso alpino del Trentino. Inizialmente però, a causa di un brutto temporale, l’elicottero non ha potuto raggiungere il 52enne, fermo sulla
Costa Media.
Sono state quindi mobilitate due squadre a terra, che hanno poi atteso fino alle 2 di notte l’arrivo del velivolo al fianco dell’escursionista, uscito illeso.
Sempre domenica, nel pomeriggio, il Soccorso alpino era stato impegnato nella ricerca di un altro escursionista a Sella Giudicarie, dopo che i familiari ne avevano denunciato il mancato rientro a casa. In questo caso però l’intervento si è concluso nel peggiore dei modi: l’uomo, Giovanni Amistadi, di 56 anni, è stato ritrovato morto in un canalone sotto il sentiero che stava percorrendo. I suoi funerali si svolgeranno oggi alle 14 nella chiesa di Roncone, dove il 56enne risiedeva con la moglie e i due figli, e lavorava come insegnante. «È stato il maestro elementare di due generazioni del paese ed era un punto di riferimento anche per l’amministrazione comunale per i progetti con la scuola», ricorda il primo cittadino Franco Bazzoli.
In quota Carega: recuperato 50enne