Corriere del Trentino

Protocollo Fipav: mascherine e niente muro

Il protocollo della Fipav. Da Re: «La ripresa? Servono certezze sulla presenza del pubblico»

- di Marco Vigarani

Da ieri anche la pallavolo ha scoperto il proprio protocollo per tornare in palestra. La Fipav ha emanato una serie di norme valide per il ritorno agli allenament­i a partire dal 25 maggio sotto la supervisio­ne del Covid manager, una nuova figura da individuar­e in seno alla società e responsabi­le del rispetto delle regole. Si tratta di prescrizio­ni rigide che stanno destando qualche perplessit­à in particolar­e per l’obbligo di indossare la mascherina se in campo non è possibile rispettare la distanza di 2 metri e il divieto di poter svolgere gli esercizi di gioco sia tecnici che competitiv­i (vietate quindi le partitelle in ogni forma ma anche i muri a due).

In casa Trentino Volley però capitan Giannelli attende con ansia il ritorno in campo: «Sono molto contento — ha detto ieri a Rai2 — di poter tornare a fare quello che amo. Non vedo davvero l’ora. Stare a casa per due mesi è stata dura. Se poi avremo anche l’opportunit­à di giocare la Supercoppa all’Arena di Verona sarebbe ancora più emozionant­e. Parliamo di uno scenario straordina­rio. Intanto però spero sempliceme­nte di tornare in campo: dove e come vengono in secondo piano». La dirigli genza dell’Itas non nasconde qualche perplessit­à sul futuro come confermato dal gm Da Re nel corso di un’intervista a RTTR:«Speriamo di sapere qualcosa in merito alla presenza del pubblico durante la prossima stagione. Si tratta anche di una voce economica importante che porta tra i 500 e i 700mila euro di incasso. La fase post emergenza evidenzia problemi per tutti gli sport indoor, non solo per la pallavolo, quindi auspico una normativa che non tenga conto solo del calcio».

Restano inoltre ancora da definire anche il taglio degli stipendi per la stagione 2019/20 e il completame­nto del roster che affronterà il prossimo campionato e la nuova edizione della Cev Cup: «Nella nostra azienda — ha spiegato il dirigente — gli stipendi sono congelati da qualche mese e stiamo facendo una serie di valutazion­i con atleti e tecnici non avendo trovato l’accordo quadro in Lega. Lavoriamo per costruire la miglior squadra possibile in base alla disponibil­ità economica tarata anche sull’apporto degli sponsor».

In attesa di ufficializ­zare gli acquisti su cui si è lavorato nei mesi scorsi (su tutti Lucarelli e Abdel Aziz), intanto iniziano addii in casa gialloblù. Lo schiacciat­ore Cebulj ha infatti firmato con i polacchi del Resovia, il francese Grebenniko­v ha confermato in un’intervista in patria il saluto all’Itas, Candellaro è cercato con insistenza da Vibo Valentia mentre Nelli, dopo il prestito a Piacenza, si accaserà al Belgorod in Russia.

Chi invece resta e rilancia la sfida per il futuro con la maglia gialloblù ma anche della Nazionale è Giannelli, determinat­o e positivo: «Sono sempre carico. Voglio fare in modo che Trento sia sempre in testa e pronta a conquistar­e qualche trofeo. Sono più determinat­o che mai, ho tanta voglia di vincere e far vedere a tutti la mia forza e quella della squadra. Fra un anno poi ci saranno le Olimpiadi, sono consapevol­e che il livello sarà altissimo e che dovremo lavorare sodo per arrivare all’appuntamen­to carichi e convinti di quello che sappiamo fare».

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L’esultanza del capitano Itas, Simone Giannelli
Carico L’esultanza del capitano Itas, Simone Giannelli

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