Corriere del Trentino

Ingressi scaglionat­i, è rebus trasporti: la Provincia studia soluzioni per i bus

E Acropoli lancia la viabilità ciclabile

- Di Erica Ferro

TRENTO Istruzione e mobilità rimangono due temi cruciali nello scenario post-emergenzia­le della pandemia. E indissolub­ilmente legati tra loro. La futura ripresa della scuola chiama in causa inevitabil­mente il sistema dei trasporti della provincia e le criticità non mancano. Una prima analisi su quale potrebbe essere la situazione di trasporto possibile a settembre è approdata ieri pomeriggio sulla scrivania dell’assessore Mirko Bisesti e del dirigente del dipartimen­to istruzione Roberto Ceccato. Nel frattempo tra le mani dell’amministra­zione comunale di Trento è arrivata una proposta per la mobilità d’emergenza del capoluogo: al cuore del progetto la creazione di una serie di «isole» riservate alla mobilità ciclabile.

La riflession­e dell’associazio­ne universita­ria Acropoli, composta da studenti di ingegneria e architettu­ra, elaborata insieme a Fiab Trento, Ciclostile, la cicloffici­na popolare del Centro Sociale Bruno, LinuxTrent e libreria Duepunti, prende le mosse dalla drastica riduzione della capienza del trasporto pubblico dovuta alle misure anti-contagio. Lo stesso presuppost­o che cruccia ormai da tempo i dirigenti provincial­i alle prese con l’elaborazio­ne di un piano che consenta agli studenti di tornare sui banchi: «Stiamo preparando un’ordinanza per recepire le linee guida del Dpcm emanato domenica scorsa — dice il responsabi­le dell’unità di missione strategica mobilità Roberto Andreatta — in base a tale provvedime­nto la capacità di carico si amplia leg«Stanno germente ma resta ancora profondame­nte bassa rispetto al fabbisogno». Insomma, come prospettat­o anche dall’assessore Bisesti «la capacità è ridotta del 50%». Elementi che rendono necessaria un’analisi congiunta approfondi­ta. Al titolare dell’istruzione, inoltre, arriva la sollecitaz­ione dei sindacati che chiedono risposte urgenti per gli studenti con bisogni educativi speciali: perdendo i progressi raggiunti in mesi e anni di impegno» mettono in guardia i tre segretari generali di Cgil Cisl Uil del Trentino Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti. Le tre confederaz­ioni chiedono di avviare un confronto che coinvolga anche i soggetti del terzo settore che svolgono questo servizio in convenzion­e per molte scuole.

Nel frattempo, in questi giorni di corsa al bonus bici, è emersa una proposta per la Trento del futuro elaborata da associazio­ni e movimenti cicloattiv­isti e ambientali­sti nell’ambito del progetto #Cambiamola­strada, finanziato dal bando «Intrecci Possibili», gestito dall’ufficio di progettast­ere zione sociale della Fondazione trentina per il volontaria­to sociale e di Non Profit Network - Csv Trentino. All’amministra­zione cittadina l’associazio­ne Acropoli ha presentato una vera e propria rimodulazi­one dello spazio urbano, sottraendo­lo alle automobili per restituirl­o soprattutt­o ai pedoni e alle biciclette (anche ai mezzi di trasporto pubblico, la cui capienza, però, sarà fortemente ridotta come noto). «Proposte che possono a primo acchito apparire radicali, ma non sono nulla che non sia la prassi nelle città più avanzate dal punto di vista della mobilità sostenibil­e» chiosa Alberto Refatti.Per scongiurar­e il rischio di assi— alla progressiv­a re-invasione della città da parte delle auto, dunque, il gruppo di lavoro ha mappato i parcheggi scambiator­i del capoluogo (dall’ex Zuffo al Monte Baldo) studiando una nuova viabilità ciclabile in modo da connetterl­i con i principali poli attrattori del capoluogo. «Cuore del progetto è la creazione di “isole”, zone 20 e zone 30, all’interno della città — spiega Refatti — che si possono circumnavi­gare con l’auto, ma al cui interno vi possono transitare principalm­ente le biciclette». Su quattro ruote, insomma, ci potrebbero entrare solo i residenti. Nello studio sono state analizzate strade importanti come via al Desert, dei Muredei, Grazioli, Vannetti, Brennero. «Perché intercetta­no la pista ciclabile coerente che abbiamo creato all’interno del tessuto cittadino – evidenzia lo studente – un percorso unico che collega, di fatto, tutto il capoluogo». Il gruppo di lavoro ha elaborato anche un’ipotesi per ottimizzar­e il percorso dei bus introducen­do delle navette lungo l’asse nord-sud. Lunedì alle 18.30 il progetto verrà presentato pubblicame­nte.

J’accuse dei sindacati «Nelle linee guida non c’è accenno ai bambini con bisogni speciali»

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La proposta di Acropoli per via Zanella: più spazio a bici e pedoni ripensando la mobilità
Rendering La proposta di Acropoli per via Zanella: più spazio a bici e pedoni ripensando la mobilità

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