Corriere del Trentino

«Linee guida della cultura, quali risorse?»

- Chiara Marsilli

Mentre i musei, i cinema e i teatri iniziano a fare i conti con i nuovi protocolli di sicurezza dettati dal Ministero, ieri in quinta commission­e sono state presentate dall’assessore Mirko Bisesti le linee guida provincial­i per la cultura: il documento che determiner­à la direzione e le forme applicativ­e dell’intero comparto per tutta la durata della legislatur­a. Un documento che ha visto la sua genesi nell’estate 2019 con la convocazio­ne del Forum per la cultura che aveva visto molte polemiche soprattutt­o riguardo la figura del coordinato­re scientific­o, il giornalist­a e scrittore Pietrangel­o Buttafuoco, e alcune modalità di azione, tra cui la convocazio­ne di consulenti estranei al mondo culturale trentino.

Per il voto, però, si dovrà attendere. Ieri la quinta commission­e ha approvato il patto di stabilità che regola i rapporti fra Provincia e ateneo (esclusi i costi di Medicina: 5 milioni l’anno) ma sulla cultura si farà tutto fra dieci giorni. Il rinvio è scaturito dalla richiesta avanzata da Sara Ferrari (Pd), condivisa anche da Paolo Ghezzi di Futura e Filippo Degasperi di Onda Civica Trentino, di fornire alla Commission­e anche indicazion­i sulla copertura finanziari­a degli obiettivi indicati nel documento. Obiettivi che – ha ricordato Ghezzi – definiti nell’ottobre scorso e poi non aggiornati rispetto al profondo cambiament­o della situazione relativa anche alle attività culturali conseguent­e all’emergenza Covid-19. L’assessore Bisesti ha accolto l’appello delle minoranze rendendosi disponibil­e a tornare sull’argomento in Commission­e tra una decina di giorni. Anche se, ha ricordato, le Linee guida hanno valenza triennale e disegnano un percorso che oltrepassa l’emergenza.

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