L’arte del cibo
Ricette, creatività, ironia nel libro della blogger altoatesina Julia Morat
Si chiama Passione Cooking il libro di Julia Morat, blogger altoatesina di successo, che ricrea le ricette di famiglia con un tocco innovativo e internazionale. È il perfetto esempio di una mescolanza di culture, tanto che le piace presentarsi come «altoatesina doc, ovvero italiana di madrelingua tedesca, innamorata delle mie due bambine, della mia dolce metà e della vita. Disdegno le bugie, l’arroganza e… la pasta di zucchero».
Un bel mix, che compare subito anche in questo primo libro di Julia Morat Passione Cooking... in cucina con Julia (Edizioni Raetia, 272 pagine, 22 euro), due edizioni, una in lingua italiana e una in tedesco.
È presente anche con alcune ricette in italiano sulla piattaforma «Giallo Zafferano», dove Julia tiene il seguitissimo blog, «PassioneCooking». Ecco alcuni numeri: oltre 111mila le visualizzazioni di pagina nel mese di aprile, oltre 60mila quelle su Pinterest, quasi 31mila i follower di Facebook e l’elenco del successo social potrebbe proseguire.
Passione e fantasia sono i suoi principali ingredienti, capaci di trascinare chiunque in cucina.
«La passione me l’ha trasmessa mia mamma, quando ero piccola la aiutavo sempre e osservavo ogni sua mossa. Avevo nove anni quando ho preparato la prima torta senza il suo aiuto e da quel momento non mi sono più fermata – racconta Julia, aggiungendo però che non le piace seguire troppo fedelmente le ricette –. Devo sperimentare, aggiungere di qua, togliere di là, e alla fine capita che sconvolga completamente il piatto».
E l’ironia è infatti l’altro ingrediente delle sue ricette, anzi «la spezia» come la definisce Julia, «quel pizzico in più ai piatti e alla vita. Chi coglie l’ironia riesce a sorriderne, e sorridere fa sempre bene», scrive nel suo blog.
Sono 89 le ricette presenti nel libro, dall’antipasto al dolce: ricette di famiglia che ha conservato gelosamente, altre rielaborate e altre del tutto nuove, magari veloci e semplici per tutti i giorni.
Ricette, soprattutto, capaci di combinare i migliori sapori sudtirolesi con quelli mediterranei.
A fare la differenza con i più tradizionali libri di cucina sono le introduzioni personali per ogni piatto, «la sua anima», dove racconta di sé, rendendo la ricetta più viva e «fattibile». Ad esempio quando, presentando la ricetta della «pasta al tonno alla nonna Imma», ricorda i grandi pentoloni in tavola per mangiare in allegria. In queste righe svela anche utili consigli, come l’aggiunta di birra scura nell’impasto della «torta meringata al cioccolato», che conferisce al dolce un’armoniosa nota amara e una morbida consistenza.
Anche l’occhio, come si sa, vuole la sua parte e così ogni ricetta si preannuncia gustosa già nella preparazione, guardando le foto del libro. Sue, infatti, sono anche le immagini still life a corredo di ogni piatto. Passione per la cucina, ma anche per la fotografia di food, scatti che riesce a trasformare in opere d’arte.
«Adoro fotografare i piatti che preparo, più di tutti i dolci, per i quali di solito me la posso prendere con più calma, senza che nessuno cerchi di rubarmi il piatto dal set. Cucinare richiede tempo, ma anche fotografare non scherza. Soprattutto in inverno, con poche ore di sole».
Il segreto
Adoro sperimentare, aggiungere, togliere, alla fine capita che sconvolga il piatto L’ironia poi è la mia spezia in più, che metto nella cucina e nella vita