Feste Vigiliane in formato light e senza fuochi
Niente fuochi d’artificio per le Vigiliane: tribunale della penitenza a numero ridotto
TRENTO I dettagli da definire non mancano. Ma i contorni dell’iniziativa, almeno per quanto riguarda il cinema all’aperto quest’estate a Trento, sono delimitati: il giardino del Muse diventerà l’arena che ospiterà le proiezioni. Non solo: anche alcune attività organizzate direttamente dal museo delle scienze e quelle del Trento film festival, riprogrammato causa Covid tra il 27 agosto e il 2 settembre. Il giardino del Centro Santa Chiara, invece, dovrebbe ospitare le proposte dedicate a bambini e ragazzi. Il tutto in attesa di capire come declinare i protocolli di sicurezza.
Gli stessi che però hanno già decretato che le Feste Vigiliane quest’anno non si concluderanno con i tradizionali fuochi artificiali e si svolgeranno in modalità «light», con ridotta partecipazione di pubblico e la possibilità di seguire i diversi eventi in tv e internet. La decisione, in parte attesa, è stata presa ieri dal Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica: il Tribunale di penitenza, previsto al Castello del Buonconsiglio con un numero ridotto di persone, e la relativa tonca, ma anche il corteo di apertura, il cui percorso verrà limitato molto probabilmente al tragitto Palazzo Thun-piazza Duomo, non sembrano presentare problemi di gestione insormontabili. Il rischio di assembramenti in occasione dei fuochi artificiali, invece, è decisamente alto: lo spettacolo pirotecnico è stato dunque annullato.
Come noto è attivo a livello provinciale un comitato che si avvale del contributo di artisti e organizzatori di eventi per declinare sul territorio, con i relativi protocolli, l’allegato 9 al Dpcm del 17 maggio contenente le prescrizioni per organizzare in sicurezza spettacoli dal vivo e cinema oppure le linee guida della conferenza Stato-Regioni definite un paio di settimane fa ma ancora da ratificare con decreto ministeriale.
«Siamo in attesa di capire come muoverci — fa sapere Claudia Gelmi, direttrice del Coordinamento teatrale trentino, che a Trento è coinvolto nell’organizzazione della rassegna cinematografica e nel teatro ragazzi — anche perché stiamo cercando di portare il cinema all’aperto anche in una decina di altri comuni trentini».
«A breve faremo un incontro per capire come strutturare l’arena cinematografica del capoluogo al Muse — spiega Massimo Lazzeri, a capo di Cineworld Trento che gestisce le sale del Modena, del Vittoria e del Roma e presidente dell’Anec Tre Venezie — l’avvio delle proiezioni è fissato a inizio luglio, dovremo coordinarci per dare continuità alla programmazione. Mi sembra molto positivo, comunque, concludere con le pellicole del Trento film festival, che si svolgerà sicuramente nelle sale cinematografiche ma occuperà anche questo spazio aperto per cercare di ovviare in qualche modo ai limiti di spazio che verranno imposti: sarebbe l’epilogo migliore per l’arena». Nessuno degli eventi e dei tanti festival che ogni anno vengono organizzati sul territorio provinciale, a ogni modo, si potrebbe svolgere senza gli operatori tecnici dello spettacolo: lavoratori precari la cui attività professionale rischia di diventare insostenibile nei prossimi mesi a causa della pandemia. Così come quella dei mediatori e delle guide museali, di Mart e Muse in primis. A una loro rappresentanza ha concesso audizione l’altro ieri la Quinta commissione presieduta da Alessia Ambrosi.
Protesta I lavoratori precari dei musei sono stati ascoltati dai consiglieri provinciali