Asili, monta la protesta Ma Fugatti tira dritto
L’8 giugno non convince. Perplessi anche i sindaci
Si solleva il coro contrario alla riapertura all’8 giugno delle scuole materne e gli asili nidi in Trentino. Gli insegnanti di sessanta scuole trentine sottoscrivono una lettera evidenziando forti criticità. Ma Fugatti tira dritto: «Hanno tempo fino al 18 giugno».
TRENTO Tutti contrari alla decisione della giunta provinciale di riaprire le scuole dell’infanzia (materne) e gli asili nido dall’8 giugno fino al 31 luglio. Dicono di no le insegnanti delle scuole dell’infanzia di Serso con una lettera sottoscritta da 60 scuole trentine esprimendo «forti perplessità» e il consiglio direttivo della Federazione provinciale scuole materne (134 scuole associate) evidenzia forti criticità: riapertura per pochi per i numeri ridotti e linee guida giunte solo mercoledì. «Solo una o 2 scuole riapriranno lunedì, le altre cercheranno per il 18». Anche i sindaci sono in difficoltà a conciliare esigenze delle famiglie e direttive dell’ultimo minuto, il presidente del Cal Paride Gianmonea: «Sarà un miracolo riaprire lunedì, ma faremo il possibile». Ma il governatore Fugatti durante il report sul Covid ribadisce: «Noi diamo la possibilità di offrire un servizio, ognuno cominci quando crede tra l’8 e il 18». E sulle linee guida: «Il protocollo di massima c’era già dal 28 maggio».
Ma per gli insegnanti e i sindaci ripartire lunedì sembra impossibile. Nella lettera le insegnanti chiedono al presidente Fugatti di riconsiderare la data: «Il governo provinciale a sorpresa rispetto ai tempi previsti (settembre) ha deciso la riapertura per l’8 giugno, motivandola con la necessità dei genitori di lavorare. Una decisione calata dall’alto senza ascoltare chi lavora con i bambini di 3-6 anni: vogliamo tornare al lavoro da insegnanti e non da sorveglianti con un piano di sicurezza sanitario chiaro che garantisca la salute».
Il consiglio direttivo della Federazione delle scuole materne parla di «decisione appresa in modo improvviso e inaspettato, resa nota dal presidente della Provincia Maurizio Fugatti il 26 maggio durante la conferenza stampa che ha lasciato tutti noi sconcertati e spiazzati per le diverse implicazioni: sanitarie, educative, organizzative, contrattuali». E parlano di un progetto pilota che era previsto solo per alcune scuole condiviso con la Provincia. «Così invece non tutti i bambini riescono ad accedere alla scuola che diventa un servizio per pochi». Poi la sicurezza: difficile definire tutti gli aspetti organizzativi necessari e funzionali a una ripartenza sicura.
E Gianmoena (Cal): «Per noi sarebbe stato meglio partire il 15 giugno con le linee guida approvate solo mercoledì: faremo del nostro meglio».