Le Alpi, noi e l’orso Una lunga storia al museo di Luserna
Orsi, fotografie e architettura. Riapre il Museo Centro Documentazione Luserna che, per tutto il mese di giugno, sarà accessibile con un biglietto al costo simbolico di un euro (lusern.it).Il piccolo comune al confine tra Trentino e Veneto, famoso per essere un’isola linguistica cimbra, dopo i mesi di lockdown riapre gli spazi museali con tre nuovi eventi espositivi che vanno a integrare le collezioni permanenti dedicate a temi storici e naturalistici.
Tre mostre legate dal filo conduttore della montagna come luogo straordinario e fragile, da amare, tutelare e conoscere. Aperto tutti i giorni fino all’8 novembre (dalle 10 alle 12.30 e dalle 14 alle 18) al Museo Centro Documentazione Luserna si potrà visitare la nuova mostra «Storia de l’ors».
Attraverso la ricostruzione di un paesaggio alpino, nel quale sono posizionati numerosi esemplari di orso bruno, si documenta la presenza dell’orso nella cultura popolare locale, dall’antichità fino alla reintroduzione del plantigrado sulle montagne del Trentino. Seconda novità del museo è «Solo il vento bussava alla porta», omaggio al fotografo Flavio Faganello nel quindicesimo anniversario della sua scomparsa.
Nelle sale si potrà ammirare la selezione di scatti in bianco e nero realizzati da uno dei più grandi fotografi e interpreti del territorio trentino e dei suoi abitanti. Esposte le foto provenienti dall’Archivio fotografico provinciale che hanno immortalato sguardi e volti di uomini e donne della montagna trentina in una fase di profonda trasformazione, a cavallo fra gli anni Sessanta e Settanta.
Infine, ultima tra le nuove esposizioni del 2020, c’è «Vistruttive vere nelle Alpi. Architettura in legno della tradizione», un percorso, realizzato attraverso rappresentazioni e modelli delle case, dei granai, delle stalle, dei fienili, delle malghe, dei masi e degli alpeggi, che documenta l’impiego del legno e della pietra per la realizzazione delle soluzioni co(a volte di alta ingegneria) che variano di valle in valle su tutto l’arco alpino.
Le altre sale permanenti del museo raccontano l’origine e le tradizioni della Comunità Cimbra, la fauna degli Altipiani (attraverso ricostruzioni di ambienti naturali), aspetti di metallurgia preistorica. Il percorso «Alfabeto della Grande Guerra» costituisce una riflessione sul primo conflitto mondiale, abbracciando nomi e oggetti di alcuni soldati coinvolti, simboli di una tragedia collettiva.
Oltre al museo (entrata gratuita per residenti, oriundi e ragazzi fino a 14 anni), Luserna offre dei sentieri tematici ispirati alla tradizione cimbra come «Sulle tracce dell’orso», «Sentiero della Grande Guerra – Dalle storie alla Storia», «Sentiero cimbro dell’immaginario» e «Sentiero della Primavera».