Patrimonio, la giunta «spinge» Merler e Villotti
TRENTO Scorrendo l’elenco, qualche nome balza subito all’occhio: quello del capo di gabinetto del presidente Maurizio Fugatti in Regione Andrea Maria Villotti, ma anche quello del capogruppo comunale della Civica Trentina Andrea Merler e della coordinatrice della sezione comunale degli Autonomisti popolari Barbara Balsamo. Tutti e tre indicati per il board di Patrimonio del Trentino.
Com’era nell’aria, ieri la giunta provinciale ha messo in fila i «suoi» nominativi per occupare alcune poltrone di spicco nei consigli di amministrazione delle società partecipate. Inserendo all’interno della rosa anche alcune indicazioni che già erano circolate nelle indiscrezioni delle ultime settimane.
È il caso, appunto, del segretario particolare del governatore, Villotti, che — secondo i rumors — Fugatti vorrebbe spingere alla guida di Patrimonio del Trentino al posto dell’attuale presidente Mario Agostini. Ma nel board l’esecutivo provinciale vorrebbe anche Balsamo (sponsorizzata dal presidente del consiglio Walter Kaswalder), oltre all’avvocato e consigliere comunale Merler. Nel ventaglio di nomi messo in fila dalla giunta figurano infine Cesare Scotoni e Michela Noletti, sindaca del Comune di Rumo.
Due i nomi indicati invece per Trentino Trasporti Spa. Dove in primo luogo spicca una assenza: nei giorni scorsi infatti era stato fatto il nome dell’ingegner Massimo Troncon per la presidenza della società. Anche se i nomi di competenza provinciale sono tre e quelli indicati dalla giunta ieri sono due (quindi qualche margine potrebbe esserci): attualmente la scelta è caduta su Stefano Dorigotti e Diego Salvatore. Mentre per quanto riguarda la Trentino School of Management l’esecutivo ha messo nero su bianco il nome di Nicoletta Suppa.
Sotto la lente quindi Trentito no Riscossioni: in questo caso le indicazioni rivolte all’assemblea dei soci sono quelle di nominare alla guida Mauro Caldini, attuale presidente del collegio sindacale, e di affidare le poltrone del consiglio di amministrazione ad Amedeo Moratelli, Sara Morolli e Claudio Perotti. Per quanto riguarda il collegio sindacale, per il posto lasciato libero da Caldini è stato proposto il nome della commercialista Raffaella Ferrari.
C’è infine la partita di Trentino sviluppo: in questo caso l’esecutivo ha deciso di confermare Sergio Anzelini alla carica di presidente fino alla scadenza naturale del manda
del consiglio di amministrazione, vale a dire dicembre di quest’anno.
Ora l’attenzione si sposta sul consiglio provinciale. Con un iter a tappe che inizierà in commissione: i nomi, in sostanza, saranno valutati in primo luogo dai membri della commissione, che dovranno esprimersi obbligatoriamente sulle varie proposte (comprese le autocandidature) prima del passaggio in Aula.
Ma il clima si preannuncia già bollente. Ieri il Pd ha infatti criticato la decisione della giunta. «Aggira la normativa provinciale» è stato il giudizio dei dem, che hanno chiesto al presidente Kaswalder «di intervenire prontamente a tutela della normativa vigente non rispettata».