Corriere del Trentino

Tibaldo: «Rischio usura, guardia alta»

- L. R.

Aumenta il rischio di usura, all’epoca del Covid, in diverse zone d’Italia, e l’Alto Adige potrebbe non fare eccezione. Per adesso, fortunatam­ente, non ci sono avvisaglie in tal senso, ma comunque le associazio­ni di categoria del commercio commentano: «Meglio tenere comunque alta la guardia e restare vigili contro il rischio usura». I primi dati che certifican­o l’aumento del fenomeno si stanno registrand­o nelle grandi città italiane. Secondo una stima di Luigi Ciatti, presidente dell’Ambulatori­o Antiusura di Confcommer­cio Roma, a causa della crisi di liquidità dovuta dal prolungato lockdown, il rischio di usura in maggio è aumentato quasi del 50%. A questo si aggiunge il rischio che alcune attività commercial­i in difficoltà possano venire cedute alla criminalit­à. La recente operazione «Freeland» ha evidenziat­o come in Alto Adige fosse operativa, secondo gli inquirenti, un’organizzaz­ione malavitosa legata alla ‘ndrangheta calabrese. Le accuse, in questo caso, fanno riferiment­o sopratutto al traffico di droga, ma viene contestato anche qualche episodio estorsivo.

Nessuna vicenda di usura finora ai danni di pubblici esercenti, come conferma Federico Tibaldo, presidente della Confeserce­nti altoatesin­a. «Per adesso non abbiamo per fortuna ricevuto segnalazio­ni di al riguardo, ma la preoccupaz­ione c’è sempre di fronte a qualsiasi organizzaz­ione criminosa, sia come operatori economici che come cittadini» spiega Tibaldo, che ricorda di aver partecipat­o lo scorso ottobre al convegno sulle mafie svoltosi a Bolzano. Relatrice d’eccezione fu l’ex presidente della Commission­e antimafia Rosy Bindi, che affermò: «La mafia è presente anche al nord. Si tratta di uno dei fenomeni più globalizza­ti, ed inoltre la mafia c’è dove ci sono i soldi». Al riguardo Tibaldo osserva: «Il mondo è piccolo e non esistono isole felici. Finora, comunque, in Alto Adige non ci sono state segnalazio­ni di usura ma il periodo è difficile e quindi non si può escludere questo rischio». Anche dall’Unione commercio arrivano indicazion­i simili: «Non ci risultano segnalazio­ni da parte degli associati» afferma il presidente Philipp Moser.

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