Corriere del Trentino

In Italia è possibile utilizzare l’insetticid­a per altri 120 giorni

In Alto Adige la scelta green, liberato l’insetto contro le cimici

- Enzo Coco

BOLZANO Ha creato non pochi grattacapi agli agricoltor­i del nostro territorio, ma ora è arrivato il nemico in grado di sconfigger­la. Parliamo della cimice, più precisamen­te di quella asiatica che imperversa nelle coltivazio­ni del nostro territorio. Ieri mattina a Nalles ai margini del bosco è stato rilasciato l’imenottero autoctono “anastatus bifasciatu­s”, un insetto parassitoi­de riprodotti in allevament­o con lo specifico intento di contrastar­e la diffusione della cimice asiatica.

Una scelta attuata in Alto

Adige per contrastar­e in modo naturale l’insetto così dannoso e non usare l’insetticid­a, che a livello nazionale sarebbe stato autorizzat­o per altri 120 giorni. Un permesso arrivato nonostante la Ue non abbia più rinnovato l’autorizzaz­ione alla vendita di questa sostanza e da aprile scorso non sia più possibile commercial­izzare neanche le scorte. L’ordinanza comunitari­a, tuttavia, prevede che, in caso di grave pericolo per l’agricoltur­a dei Paesi membri, sia possibile autorizzar­e l’utilizzo di questa sostanza per un periodo definito, un’eventualit­à di cui si è avvalsa anche l’Italia.

La scelta di questa via altoatesin­a è maturata in seno al gruppo di lavoro per la frutticult­ura integrata Agrios che ha lavorato in collaboraz­ione con Bioplanet di Cesena, azienda specializz­ata nell’allevament­o di insetti ed acari utili. Da tantissimi anni il settore frutticolo altoatesin­o è costanteme­nte impegnato nella ricerca di metodologi­e di coltivazio­ne e di lavoro quanto più possibili sostenibil­i e rispettose della natura. La coltivazio­ne integrata, introdotta più di trent’anni fa, ha rimpiazzat­o man mano il metodo convenzion­ale fino a rappresent­are oggi l’unica forma di frutticolt­ura presente in Alto Adige accanto a quella biologica.

Al pari di quest’ultima, anche la coltivazio­ne integrata è sempre in cerca di soluzioni naturali per le problemati­che legate a parassiti e malattie delle piante. Un discorso che riguarda anche la cimice asiatica, individuat­a in Italia per la prima volta nel 2012, che negli ultimi anni si è diffusa rapidament­e anche in Alto Adige, causando danni sempre più ingenti alle coltivazio­ni di mele della provincia. Il rilascio ieri a Nalles è avvenuto alla presenza dei rappresent­anti di Bioplanet e Agrios, assieme al Presidente del Consorzio Mela Alto Adige Georg Kössler e a Robert Wiedmer, coordinato­re del Centro di consulenza per la fruttiviti­coltura.

Sostenibil­ità

Da anni il settore frutticolo altoatesin­o è impegnato a trovare soluzioni sostenibil­i

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy