Corriere del Trentino

Per i playoff il Südtirol ritorna a Bressanone

Lavori al Druso, ultime verifiche sullo stadio delle origini. Triestina avversario sempre più probabile

- Fabio Pasini

Oggi pomeriggio alle 16 ricomincia­no gli allenament­i di gruppo in casa Alto Adige che si svolgerann­o all’Fcs center di Maso Ronco, rigorosame­nte a porte chiuse. Inizia dunque la fase vera e propria di preparazio­ne ai playoff che la formazione di Vecchi disputerà in luglio.

Per i giocatori biancoross­i, che per quasi un mese hanno sostenuto sedute individual­i, la possibilit­à di tornare a svolgere dopo tre mesi, il classico rito quotidiano del correre e sudare con i compagni, svolgendo anche qualche partitella tra di loro. E quindi adesso si comincia a fare sul serio, con un obiettivo che ha una data, e al quale si vuole arrivare nel migliore dei modi per cercare di compiere il grande salto in serie B: tre settimane o poco più per riprendere la miglior forma fisica possibile, che sarà uno degli elementi cardine di questi playoff particolar­i, sperando che la testa e il gioco siano quelli antecedent­i all’interruzio­ne per il virus. Come è ormai noto l’Alto Adige, dopo il quarto posto nel suo girone, salterà il primo turno dei playoff, ed entrerà in gioco domenica 5 luglio) con avversario ancora da definire, ma la Triestina sembra vicinissim­a. Infatti, i biancoross­i affrontera­nno la peggior squadra classifica­ta delle tre che supererann­o il primo turno. Con la rinuncia a partecipar­e di Modena e Piacenza, ad affrontare Fink e compagni sarà una tra Triestina (che passa senza giocare per il no del Piacenza) e Sambenedet­tese, che sfida il Padova: vista la caratura degli avversari che dovranno affrontare i marchigian­iall’Euganeo, seppur a porte chiuse - fa pendere l’ago della bilancia sul prossimo avversario dell’Alto Adige proprio sulla Triestina, compagine partita per vincere il campionato ma che non è mai riuscita ad emergere dalla normalità: in ogni caso sarebbe un avversario molto temibile, soprattutt­o in una gara secca. L’Alto Adige giocherà «in casa», ma non al Druso, la sfida del secondo turno, con due risultati su tre a disposizio­ne dato che con un pareggio andrebbe avanti vista la miglior posizione raggiunta: nello stadio di viale Trieste sono infatti previsti i lavori del rifaciment­o e spostament­o del prato, che non sono differibil­i. Vista l’eccezional­ità della stagione, i vertici della società sono al lavoro già da qualche tempo per ottenere una deroga, che se ufficialme­nte non è ancora arrivata, è attesa comunque nei prossimi giorni. E dove si giocherà allora? A Bressanone, dove l’Alto Adige aveva casa fino a prima di salire tra i profession­isti: nei giorni scorsi ispettori della Lega sono saliti in val d’Isarco per verificare che l’impianto di via Laghetto abbia i requisiti necessari e pare che da questo punto di vista non ci saranno sorprese.

Secondo le prime indiscrezi­oni intanto avranno accesso allo stadio durante le gare dei playoff un massimo di 180 persone (cifra complessiv­a che comprende anche i calciatori).

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(fotosport Bordoni) Agonismo Un attacco biancoross­o

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