Eventi, piazze gratuite
La strategia del Comune di Trento per rianimare la città. Otto date disponibili
Il Comune di Trento mette a disposizione gratis (cioè to- gliendo l’occupazione suolo pubblico) piazza Fiera e piazza Duomo per gli eventi di un’estate ancora segnata dalla pandemia. Otto le date: quattro a luglio e quattro in agosto. Per una tipologia di iniziative predefinita: spettacoli di danza, concerti o stand up comedy. In queste ore è stato pubblicato l’avviso per la manifestazione di interesse rispetto alla proposta: c’è tempo fino al 22 giugno per elaborare un progetto. Sotto la lente la notorietà dei protagonisti, la garanzia di distanziamento sociale e l’attenzione ai monumenti.
Il Comune di Trento
TRENTO «offre» le sue piazze più prestigiose per cercare di animare un’estate che dovrà necessariamente fare ancora i conti con gli effetti della pandemia. E le mette a disposizione gratuitamente per otto eventi — quattro in piazza Fiera e quattro in piazza Duomo — da programmare nei mesi centrali della stagione calda con spettacoli di danza, concerti e stand up comedy.
La strategia era stata anticipata a fine maggio in aula dall’assessore Corrado Bungaro. E in questi giorni sono stati formalizzati dagli uffici gli avvisi di manifestazione di interesse che dovranno verificare la presenza di proposte e idee all’interno del capoluogo. Per riempire un calendario che oggi langue.
Il punto di partenza è la decisione della giunta comunale di concedere «in disponibilità gratuita piazze (piazza Duomo e Piazza di Fiera) — si legge nella determina della dirigente del Servizio sviluppo economico Franca Debiasi — per l’organizzazione di eventi socio-aggregativo a carattere culturale nei mesi di luglioagosto nonché la collaborazione nell’attività di promozione». Eventi che, prosegue la dirigente, «consentono, da un lato, ai cittadini di tornare gradualmente a vivere la città sempre nel rispetto delle prescrizioni previste per la tutela della salute pubblica, e, dall’altro, di dare sostegno ad un settore (quello degli eventi) in forte crisi».
Otto dunque le date in agenda: quattro in luglio in piazza Fiera e quattro in agosto in piazza Duomo. Con un ventaglio di iniziative stabilito: spettacoli di danza, concerti «con partecipazione di artisti e interpreti di livello nazionale» o eventi di intrattenimento «con la presenza di comici di livello nazionale o locale». E con qualche paletto anche sul fronte del calendario: gli spettacoli possono essere organizzati «venerdì, sabato e domenica con un unico evento su due giornate consecutive oppure massimo due eventi di una giornata ciascuno». In ogni caso, dovranno terminare entro mezzanotte.
L’avviso è rivolto a «tutti i soggetti del settore di organizzazione di eventi socio-aggregativi, legalmente costituiti e le cui attività previste nello Statuto siano tra quelle richieste». Con un appunto: «Ogni soggetto — si legge nel bando — può presentare un progetto per una sola proposta per massimo due giornate, anche non consecutive, per ogni piazza». Le proposte inoltre dovranno contenere un piano di sicurezza, anche sanitario, «collegato alla prevenzione del Covid 19», che dovrà essere consegnato all’amministra
Le tipologie Potranno essere organizzati concerti, spettacoli di danza e stand up comedy
zione comunale «sette giorni prima dell’evento». Non solo: dovranno essere rispettate le misure previste per l’organizzazione di eventi e quelle relative alla gestione del personale. Il Comune, a sua volta, si impegnerà a «concedere in concessione gratuita in disponibilità del suolo pubblico» la piazza e a «collaborare alla promozione degli eventi».
I tempi di presentazione delle proposte però sono stretti: i progetti infatti dovranno essere consegnati all’ufficio Protocollo di via Maccani entro il 22 giugno — vale a dire tra meno di dieci giorni — depositando una busta chiusa con la dicitura «eventi socio-aggregativi piazza Fiera e piazza Duomo, non aprire».
Tutti i progetti presentati saranno quindi valutati da una apposita commissione, che terrà conto della qualità complessiva della proposta (vale a dire, la notorietà degli artisti, l’originalità dell’iniziativa, l’innovatività dell’idea), ma anche della «capacità attrattiva del progetto nella creazione di sinergia con il territorio», del piano della comunicazione e dell’allestimento dell’area (l’adeguatezza della proposta in relazione ai monumenti storici presenti nelle piazze, la capacità di garantire il distanziamento sociale e l’attenzione all’accessibilità e alla sostenibilità ambientale).
L’apertura delle piazze non è comunque l’unica misura prospettata dall’amministrazione per animare la città: il piano culturale definito dalla giunta infatti prevede diversi tasselli, come la programmazione di cinema all’aperto e l’organizzazione di eventi di vicinato.