Ritrovato senza vita in auto. Lascia una bimba
Trentenne muore di overdose È la terza vittima dell’anno
È stato trovato ormai senza vita, ieri mattina attorno alle 8 da un passante che faceva jogging lungo via Tamarisi, nell’area industriale di Pergine, in località Fosnoccheri, poco lontano dallo Shop Center Valsugana. Federico Russo, 32 anni di Trento, era nella sua auto, munita del seggiolino della sua piccola. Russo avrebbe compiuto 33 fra tre giorni. Probabile causa della morte, avvenuta attorno alle 22 della sera prima, un’overdose da eroina. È il terzo caso dall’inizio dell’anno.
TRENTO Riverso su un fianco nella sua automobile. Da solo. Dietro, il seggiolino della figlia di tre anni (a casa con la madre) e qualche attrezzo del mestiere sul sedile posteriore (era operaio edile). Davanti a lui un autocarro fermo e il baratro interiore nel quale è precipitato venerdì notte. È stato trovato così, ormai senza vita, ieri mattina attorno alle 8 da un passante che faceva jogging lungo via Tamarisi, nell’area industriale di Pergine, in località Fosnoccheri, poco lontano dallo Shop Center Valsugana, qualche capannone e frutteti, Federico Russo, 32 anni di Trento. Ne avrebbe compiuti 33 fra tre giorni. Probabile causa della morte, avvenuta attorno alle 22 della sera prima, un’overdose da eroina. Accanto al corpo sono stati rinvenuti una siringa e tracce di stupefacente che verrà, comunque, analizzato. Il giovane lascia una bambina di soli tre anni, la compagna, il padre e la sorella.
Il pm Patrizia Foiera ha disposto l’autopsia sul corpo dell’uomo per capire cosa abbia effettivamente provocato la sua morte e anche per poter risalire a chi ha venduto la sostanza stupefacente al giovane operaio.
Nonostante l’immediata chiamata al «118» da parte del corridore che ha rinvenuto il ragazzo all’interno della Citroen C4 Picasso, i sanitari di Trentino emergenza giunti immediatamente sul posto con il medico rianimatore non hanno potuto che constatarne la morte. Per il ragazzo purtroppo non c’era più nulla da fare. Probabile, da un primo accertamento da parte del medico legale e dei carabinieri di Borgo Valsugana coordinati dal comandante Alfredo Carugno, l’overdose da eroina. I militari hanno trovato tracce evidenti quando hanno ritrovato il giovane riverso sul fianco destro,esanime con la siringa e la droga in vista. Per eliminare ogni dubbio, comunque, sono state esaminate le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona, per escludere la presenza di altre persone e poi si attende l’esito dell’accertamento autoptico, che verrà eseguito domani.
Il giovane, che aveva precedenti specifici legati all’uso di stupefacenti era impiegato in un’impresa edile a Trento dove viveva con i familiari. Ieri, probabilmente, si era recato a Pergine dove vivono la compagna e la loro bambina di tre anni per poter stare in loro compagnia. Poi, in serata, il rientro verso Trento a bordo della sua Citroen bianca munita del seggiolino per la piccola con cui stava spesso. Una bella famiglia quella che appare dalle foto pubblicate sui social, con i parenti, i tre cani e tanti scatti con la piccola. Purtroppo invece ieri il rientro a Trento, dove era tornato a vivere da qualche tempo, si è fermato in quella via dietro i capannoni industriali.
Dopo i primi rilievi da parte dei carabinieri e del medico legale, che si sono protratti per oltre un’ora, sono stati avvisati i familiari della tragedia e successivamente la salma è stata ricomposta nella camera mortuaria di Trento. L’esito dell’esame autoptico si saprà la prossima settimana.
La morte di Federico Russo è già il terzo decesso avvenuto in provincia per overdose dall’inizio dell’anno, mentre sono 78 quelli registrati in Italia(età media 38 anni) di cui 70 uomini e 8 donne. La causa della morte per il 60% dei casi è proprio l’eroina. Una droga che provoca ogni anno una strage di giovani da quando, dal 2017, sono tornati ad aumentare i casi.
Gli altri due decessi in Trentino. Il primo si è registrato il 22 maggio a Trento Nord quando fu trovato senza vita un uomo di 52 anni nel suo appartamento: accanto al corpo era stata ritrovata una siringa con residui di stupefacenti. A dare l’allarme era stata la sorella. L’uomo aveva un passato da tossicodipendente. Il secondo invece riguarda un giovane di soli vent’anni, di Arco, il cui corpo è stato trovato all’interno della vecchia Colonia Miralago di Riva del Garda. Anche il ragazzo sarebbe rimasto vittima di un’overdose: accanto al cadavere furono rinvenuti una siringa e residui di polvere bianca. Il giovane era molto conosciuto nella Busa, per un breve periodo anche allievo vigile del fuoco. Un ragazzo come altri, apparentemente senza problemi profondi.
Come Federico Russo. I funerali del giovane trentino saranno fissati per la prossima settimana dopo gli accertamenti medico legali.