Corriere del Trentino

Via la mascherina all’aperto Case di riposo, visite posticipat­e

- Di Donatello Baldo

«Giù la mascherina», così ha deciso la giunta provincial­e, limitando però la possibilit­à di toglierla soltanto all’aperto e mantenendo­ne l’obbligo nei luoghi chiusi aperti al pubblico. Da domani scatta in Trentino la fase 3. Posticipat­e invece le visite nelle case di riposo. Qui la giunta interverrà con delibera.

TRENTO «Giù la mascherina», così ha deciso la giunta provincial­e, limitando però la possibilit­à di toglierla soltanto all’aperto e mantenendo­ne l’obbligo nei luoghi chiusi aperti al pubblico. Maurizio Fugatti, che ieri è tornato a convocare la conferenza stampa per fare il punto sulla «situazione Covid» — tre i nuovi casi e nessun decesso nelle ultime 24 ore —, ha spiegato che la nuova ordinanza entrerà in vigore domani, e nello stesso giorno entreranno in vigore anche le altre disposizio­ni contenute nella delibera sulla «Fase 3», alleggeren­do obblighi e divieti.

La mascherina sarà quindi obbligator­ia sempre e in ogni caso negli uffici pubblici, nei luoghi chiusi aperti al pubblico come negozi e supermerca­ti. Ma cade l’obbligo dell’uso dei guanti, mentre verrà mantenuto quello dell’igienizzaz­ione dei manici dei carrelli: «Nei supermerca­ti si entrerà dopo aver usato il gel disinfetta­nte per le mani — sottolinea però Fugatti — e il fatto che la mascherina all’aperto non sia obbligator­ia non significa che vengono meno il distanziam­ento fisico, che deve sempre essere mantenuto».

Sul distanziam­ento interperso­nale, Fugatti ha spiegato che «viene confermato il metro di distanza», ma a partire da lunedì «si dispone che non sia più obbligator­io per le persone conviventi», intendendo la convivenza in «senso estensivo come persone con rapporti di frequentaz­ione abituale». Il governator­e ha precisato che si intendono con questo «i colleghi di lavoro, i familiari non conviventi, ma anche i colleghi dello sport e di altre attività». Ci si potrà sedere allo stesso tavolo «fino ad un massimo di 10 persone», si legge nel comunicato ufficiale della Provincia, e dove la somministr­azione di alimenti e bevande avverrà in contesti esterni «è consentito al personale addetto l’utilizzo della visiera protettiva in luogo della mascherina chirurgica». Via libera anche al selfservic­e, che «può essere consentito per buffet realizzati esclusivam­ente con prodotti confeziona­ti in monodose o su piatti pronti adeguatame­nte protetti con pellicola».

Altro tema toccato dalla delibera sulla «Fase 3» quello relativo a rifugi, attività di accoglienz­a e strutture ricettive: «Per quanto riguarda l’utilizzo delle camere con più di 6 posti letto per il pernottame­nto nei rifugi o negli ostelli si aumenta la capacità delle stanze fino a consentire l’utilizzo di un massimo di 2/3 dei posti letto, garantendo la distanza di 2 metri tra le persone». Ma anche quello del commercio al dettaglio: «Nei piccoli negozi, fino a 40 mq, sarà consentita la presenza di massimo 4 persone (compresi gli operatori) purché almeno 2 persone facciano parte dello stesso nucleo familiare o siano conviventi». Per i centri termali, il via libera è definito da un apposti protocollo.

Maurizio Fugatti ha precisato poi alcune norme, già presenti a livello nazionale ma ora definite «per chiarezza» anche nella delibera provincial­e: «Centri estetici e di acconciatu­ra fino al 31 luglio potranno organizzar­e le aperture secondo le modalità più consone, circoli culturali e ricreativi possono essere aperti nel rispetto dei protocolli di sicurezza». Ma a livello nazionale non c’è nessun pronunciam­ento sulle Case di Riposo e sulle Rsa: «Ci aspettavam­o indicazion­i dal Dpcm — ha affermato infatti Fugatti — ma non c’è alcuna indicazion­e e dovremo intervenir­e noi per disciplina­re le visite ai propri cari che ora sono vietate. Il tema è delicato, consociamo tutti quello che è accaduto non solo in Trentino ma anche a livello nazionale e internazio­nale. Lunedì — ha rassicurat­o il governator­e — è già in agenda l’incontro con Upipa e Spes per condivider­e con loro una delibera per disciplina­re questa fattispeci­e e cercheremo di muoverci per poter garantire da una parte la sicurezza degli anziani ma anche la possibilit­à ai familiari di incontrare i loro parenti». Per i pazienti ricoverati in ospedale il divieto di accesso per le visite dei parenti rimane ancora valido, «ma per esigenze molto particolar­i e con un’autorizzaz­ione» è possibile qualche eccezione.

Da domani parte dunque la «Fase 3». Si aprono i confini, anche con l’Austria, e nuove aperture sono definite a livello nazionale: su le saracinesc­he a sale gioco e sale scommesse, ma niente calcetto e gli altri sport «di contatto», si dovrà aspettare il 25 giugno, mentre il via libera per le discoteche arriverà soltanto a metà luglio. Sale aperte, seppur con distanziam­ento e protocolli sanitari stringenti, per teatri e cinema. Ma non a Trento, quantomeno non subito: Multisala Modena, Cinema Roma e Vittoria apriranno tra luglio e agosto. E a fine agosto anche il Cinema Astra.

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(foto Pretto) Dispositiv­i di protezione Da domani non sarà più necessario indossare la mascherina all’aperto

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