Via la mascherina all’aperto Case di riposo, visite posticipate
«Giù la mascherina», così ha deciso la giunta provinciale, limitando però la possibilità di toglierla soltanto all’aperto e mantenendone l’obbligo nei luoghi chiusi aperti al pubblico. Da domani scatta in Trentino la fase 3. Posticipate invece le visite nelle case di riposo. Qui la giunta interverrà con delibera.
TRENTO «Giù la mascherina», così ha deciso la giunta provinciale, limitando però la possibilità di toglierla soltanto all’aperto e mantenendone l’obbligo nei luoghi chiusi aperti al pubblico. Maurizio Fugatti, che ieri è tornato a convocare la conferenza stampa per fare il punto sulla «situazione Covid» — tre i nuovi casi e nessun decesso nelle ultime 24 ore —, ha spiegato che la nuova ordinanza entrerà in vigore domani, e nello stesso giorno entreranno in vigore anche le altre disposizioni contenute nella delibera sulla «Fase 3», alleggerendo obblighi e divieti.
La mascherina sarà quindi obbligatoria sempre e in ogni caso negli uffici pubblici, nei luoghi chiusi aperti al pubblico come negozi e supermercati. Ma cade l’obbligo dell’uso dei guanti, mentre verrà mantenuto quello dell’igienizzazione dei manici dei carrelli: «Nei supermercati si entrerà dopo aver usato il gel disinfettante per le mani — sottolinea però Fugatti — e il fatto che la mascherina all’aperto non sia obbligatoria non significa che vengono meno il distanziamento fisico, che deve sempre essere mantenuto».
Sul distanziamento interpersonale, Fugatti ha spiegato che «viene confermato il metro di distanza», ma a partire da lunedì «si dispone che non sia più obbligatorio per le persone conviventi», intendendo la convivenza in «senso estensivo come persone con rapporti di frequentazione abituale». Il governatore ha precisato che si intendono con questo «i colleghi di lavoro, i familiari non conviventi, ma anche i colleghi dello sport e di altre attività». Ci si potrà sedere allo stesso tavolo «fino ad un massimo di 10 persone», si legge nel comunicato ufficiale della Provincia, e dove la somministrazione di alimenti e bevande avverrà in contesti esterni «è consentito al personale addetto l’utilizzo della visiera protettiva in luogo della mascherina chirurgica». Via libera anche al selfservice, che «può essere consentito per buffet realizzati esclusivamente con prodotti confezionati in monodose o su piatti pronti adeguatamente protetti con pellicola».
Altro tema toccato dalla delibera sulla «Fase 3» quello relativo a rifugi, attività di accoglienza e strutture ricettive: «Per quanto riguarda l’utilizzo delle camere con più di 6 posti letto per il pernottamento nei rifugi o negli ostelli si aumenta la capacità delle stanze fino a consentire l’utilizzo di un massimo di 2/3 dei posti letto, garantendo la distanza di 2 metri tra le persone». Ma anche quello del commercio al dettaglio: «Nei piccoli negozi, fino a 40 mq, sarà consentita la presenza di massimo 4 persone (compresi gli operatori) purché almeno 2 persone facciano parte dello stesso nucleo familiare o siano conviventi». Per i centri termali, il via libera è definito da un apposti protocollo.
Maurizio Fugatti ha precisato poi alcune norme, già presenti a livello nazionale ma ora definite «per chiarezza» anche nella delibera provinciale: «Centri estetici e di acconciatura fino al 31 luglio potranno organizzare le aperture secondo le modalità più consone, circoli culturali e ricreativi possono essere aperti nel rispetto dei protocolli di sicurezza». Ma a livello nazionale non c’è nessun pronunciamento sulle Case di Riposo e sulle Rsa: «Ci aspettavamo indicazioni dal Dpcm — ha affermato infatti Fugatti — ma non c’è alcuna indicazione e dovremo intervenire noi per disciplinare le visite ai propri cari che ora sono vietate. Il tema è delicato, consociamo tutti quello che è accaduto non solo in Trentino ma anche a livello nazionale e internazionale. Lunedì — ha rassicurato il governatore — è già in agenda l’incontro con Upipa e Spes per condividere con loro una delibera per disciplinare questa fattispecie e cercheremo di muoverci per poter garantire da una parte la sicurezza degli anziani ma anche la possibilità ai familiari di incontrare i loro parenti». Per i pazienti ricoverati in ospedale il divieto di accesso per le visite dei parenti rimane ancora valido, «ma per esigenze molto particolari e con un’autorizzazione» è possibile qualche eccezione.
Da domani parte dunque la «Fase 3». Si aprono i confini, anche con l’Austria, e nuove aperture sono definite a livello nazionale: su le saracinesche a sale gioco e sale scommesse, ma niente calcetto e gli altri sport «di contatto», si dovrà aspettare il 25 giugno, mentre il via libera per le discoteche arriverà soltanto a metà luglio. Sale aperte, seppur con distanziamento e protocolli sanitari stringenti, per teatri e cinema. Ma non a Trento, quantomeno non subito: Multisala Modena, Cinema Roma e Vittoria apriranno tra luglio e agosto. E a fine agosto anche il Cinema Astra.