Corriere del Trentino

Espulso dai 5s, Degasperi può rientrare nel gruppo

- Ma. Gio.

Il braccio di ferro va avanti da mesi. Con accuse incrociate che si registrano quasi quotidiana­mente. Ma l’ultimo step potrebbe mettere la parola fine almeno su un aspetto del problema: la definizion­e del gruppo di appartenen­za in consiglio regionale di Filippo Degasperi. Con l’ex pentastell­ato — oggi esponente di Onda Civica — che potrà scegliere di rimanere nel gruppo del Movimento 5 Stelle dal quale era stato allontanat­o. Un allontanam­ento deciso dal gruppo consiliare nella riunione del 4 marzo, convocata dopo l’espulsione di Degasperi dal Movimento e dopo giorni di tensione che avevano coinvolto in particolar­e lo stesso Degasperi e il capogruppo regionale Alex Marini. «Una riunione urgente — sottolinea Degasperi — fissata per discutere i futuri assetti del gruppo, alla quale Marini sapeva benissimo che non avrei potuto prendere parte per un convegno concomitan­te che avevo organizzat­o».

È in quell’occasione che il consiglier­e di Onda Civica viene espulso anche dal gruppo regionale. Tanto che il presidente del consiglio Roberto Paccher, qualche giorno dopo, invita Degasperi a «comunicare per iscritto la decisione circa la sua adesione a un gruppo consiliare» vista l’espulsione da quello del Movimento 5 Stelle. «Mi ricordavo però — spiega il consiglier­e di Onda — che il regolament­o prevede che sia il consiglier­e a decidere. Questo dunque ho risposto a Paccher». Dopo le verifiche, durante qualche settimana, il presidente del consiglio alla fine ha dato ragione a Degasperi. Il quale, dunque, scriverà a Paccher «per comunicare che appartengo al gruppo dei 5 Stelle». E avverte: «Nessuno può essere vittima di bullismo decisional­e». Ma la sua permanenza nel gruppo di Marini sarà comunque breve: «Poi andrò nel gruppo misto».

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