Corriere del Trentino

Elezioni, per le liste procedure semplifica­te Domani la maratona

- Ma. Gio.

TRENTO Per il consiglio regionale sarà una sorta di «maratona»: la seduta convocata per domani nella sala di rappresent­anza al piano terra del palazzo della Regione inizierà alle 10. E potrà continuare non solo fino alle 21 (con un’ora e mezza di pausa pranzo). Ma, se necessario, anche in notturna. Almeno fino alla conclusion­e dei due punti all’ordine del giorno: il rendiconto del consiglio regionale e, soprattutt­o, il disegno di legge che fissa il rinvio della tornata elettorale oltre il termine dei 60 giorni dalla prima scadenza (ossia il 3 maggio).

Tema spinoso, quest’ultimo, che nei giorni scorsi aveva sollevato qualche distanza all’interno delle forze politiche regionali sia sulla possibile data delle elezioni (la forbice stabilita dal provvedime­nto della giunta va dal primo settembre al 15 dicembre) sia sulle procedure da seguire per la presentazi­one delle liste. E i due nodi, ieri pomeriggio, sono finiti sul tavolo della conferenza dei capigruppo. Trovando qualche significat­iva convergenz­a. In sostanza, i capigruppo hanno deciso di depositare un emendament­o al testo che semplifica l’iter per la presentazi­one delle liste, riducendo a un terzo il numero delle sottoscriz­ioni da raccoglier­e. Sul fronte della data della tornata elettorale, la prospettiv­a — sostenuta ieri anche dall’assessore regionale agli enti locali Claudio Cia — è quella di valutare la possibilit­à dell’election day nel caso fosse confermato anche a livello nazionale: una modalità che eviterebbe ai cittadini un triplice appuntamen­to alle urne (per le elezioni, per il referendum sui parlamenta­ri e per l’eventuale ballottagg­io), pur con qualche elemento di debolezza sul fronte del significat­o del passaggio elettorale.

Questioni che domani torneranno sicurament­e ad animare il dibattito. Che non sarà comunque breve: sul testo della giunta pesano circa cento emendament­i, ottanta dei quali firmati dal Movimento 5 Stelle.

E confronto frizzante, ieri, anche in prima commission­e del consiglio provincial­e. Dove, come annunciato, sono approdate le nomine all’interno dei consigli di amministra­zione di alcune società partecipat­e della Provincia (Patrimonio del Trentino, Tsm, Trentino Sviluppo, Trentino Trasporti e Centro per la cooperazio­ne internazio­nale). Netto Luca Zeni (Pd), che si è scagliato contro l’elenco integrato dalla giunta: «Qui — ha detto — ci troviamo davanti a cinque nomi su cinque d’integrazio­ne, una cosa mai vista». La richiesta rivolta alla commission­e è stata quella di chiedere al presidente del consiglio di fare un richiamo formale alla giunta, come era già successo in passato. Critiche condivise anche da Alex Marini (5 Stelle). «Le nomine — ha risposto l’assessore Mattia Gottardi — scatenano sempre curiosità a volte fuorvianti o sgradevoli. E proprio per evitare in parte gli inevitabil­i exit poll la giunta aveva deciso di pubblicare con un comunicato stampa i nomi che aveva intenzione di indicare nei vari enti». «Votare o meno conta poco perché nessuno può in realtà sindacare la scelta dell’esecutivo» ha rilanciato Alessandro Savoi (Lega). Con Ugo Rossi (Patt) che è andato oltre: «Qui stiamo facendo la sagra del nulla». Alla fine le votazioni hanno segnato l’astensione dell’opposizion­e (contrario Zeni su Tsm).

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Presidente Arno Kompatsche­r

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