Fabi, Gualazzi, Arminio e Sollima per l’estate di Trento
Il Comune definisce i concerti in piazza Battisti. Ci sono anche Gualazzi e Arminio E nella badia di San Lorenzo matinée di note e parole. Bungaro: percorso di qualità
TRENTO «L’errore non sono io, non sono io l’intruso. Il mio consiglio è che voi dovete convincervi di essere un pezzo di materia vagante, come tutti». Si esprime così il coronavirus nell’«intervista impossibile» fattagli da Franco Arminio. Il poeta, scrittore e fondatore della «paesologia» sarà uno dei protagonisti dell’estate di Trento, quella che segue i mesi della pandemia e che si declinerà, nonostante tutto, in un piano culturale multiforme e variegato. Insieme a lui, fra gli altri, Niccolò Fabi, Raphael Gualazzi, Giovanni Sollima, ma anche compagnie teatrali del territorio e musicisti trentini, in un dialogo costante e continuo tra il centro storico e la periferia.
A inaugurare «Il teatro capovolto», il palco del Sociale cioè, aperto sulla suggestiva cornice di piazza Cesare Battisti, sarà come noto Andrea Castelli con lo spettacolo «Meraviglia», da domani a domenica. Ma dopo di lui, nella programmazione congiunta messa a punto dal Comune di Trento e dal Centro servizi culturali Santa Chiara, si susseguiranno artisti del calibro di Niccolò Fabi, Raphael Gualazzi, Giovanni Sollima e Franco Arminio, «in un percorso di qualità musicale e teatrale che non mancherà di coinvolgere le realtà professionali territoriali accanto a protagonisti che vengono da fuori alla ricerca costante di questo equilibrio» chiosa l’assessore alla cultura Corrado Bungaro.
Nel giorno in cui si celebra San Vigilio, patrono di Trento, in quello che è un tempio civico del capoluogo, cioè la Badia di San Lorenzo, prenderà il via venerdì prossimo invece «Il suono del mattino»: un ciclo di 11 appuntamenti organizzati la mattina presto su due turni di mezz’ora per cominciare la giornata dedicandosi un momento di musica e parole. «Un’iniziativa del Comune pensata con le compagnie teatrali del territorio e con i musicisti trentini — evidenzia Bungaro — e con la preziosa collaborazione dei frati minori cappuccini».
Il giardino del Muse nelle intenzioni degli organizzatori dovrebbe diventare l’arena che ospiterà il cinema all’aperto, ma anche alcuni appuntamenti del Trento film festival, riprogrammato causa Covid tra il 27 agosto e il 2 settembre e degli incontri di carattere scientifico che saranno allestiti dal museo delle scienze. Prenderà vita dall’esito del bando messo a punto dal Comune insieme alla Fondazione Caritro e ad altri municipi (Rovereto e Pergine) e Comunità di valle la programmazione degli «eventi di vicinato» che si terranno nelle circoscrizioni del capoluogo (in ossequio alla «città dei dieci minuti», quella, cioè, dove tutto ciò di cui c’è bisogno si trova appunto a dieci minuti a piedi da casa, compresi gli appuntamenti culturali): «Un patto pubblico-privato che consentirà ai mondi culturali di esprimere i propri progetti e che potranno essere messi in campo già da luglio — aggiunge l’assessore — per aiutare soprattutto le realtà più piccole ad affrontare il tema della responsabilità dell’organizzazione spalleggiati dai gestori dei teatri o dal Centro Santa Chiara». Il bando dovrebbe essere pubblicato a brevissimo.
Infine piazza Duomo, il cuore della città. Oltre a essere messa a disposizione gratuitamente per gli organizzatori di eventi per quattro appuntamenti da programmare in agosto, tornerà a essere, come la scorsa estate, quando la musica di Mozart aveva accompagnato i passanti per un quarto d’ora alle 12 e alle 20, la «piazza che suona»: l’obiettivo è allestire uno spettacolo di luci, suoni e di racconto della città per sottolinearne la bellezza.
Assessore Vogliamo coinvolgere le realtà territoriali accanto a protagonisti che vengono da fuori