Baracetti non arretra «Il candidato sono io Carli? Era con Dellai»
Baracetti se la prende con Biancofiore: «Avvelena pozzi, parla a nome di Forza Italia ma gravita nell’area di Marcello Carli». E attacca il contendente: nel 2008 era con Dellai
Baracetti non ci sta e smentisce la possibilità che Marcello Condini possa sostituirlo: «Il candidato sindaco sono io».
TRENTO «Il candidato sindaco del centrodestra sono io». Alessandro Baracetti, forse stufo di essere messo in discussione, si rivolge direttamente agli elettori con un video su Facebook: «Anche questa mattina la stampa locale ha dato voce ai soliti detrattori che vogliono creare confusione e mi vorrebbero politicamente morto. Io — ribadisce a gran voce — sono e resto il candidato sindaco». Smentisce quindi l’ipotesi della «sostituzione in corsa» del suo nome con quello del commercialista Marcello Condini che circolava negli scorsi giorni, e rilancia la sua candidatura.
Nel video spiega anche la natura di questa «attacchi» che minano la sua credibilità: «Io do fastidio, sono scomodo, perché sono una persona perbene, pulita, onesta, e non faccio parte — afferma con voce convinta — di alcun sistema». Attacchi quindi «strategici», per indebolirlo perché temibile.
Contro chi afferma che per affrontare la crisi economica sia necessario puntare su un candidato sindaco più ferrato sui temi economici – posizione espressa da Agire per il Trentino che poi lo stesso Baracetti ha cacciato dalla coalizione per «insubordinazione» ma dubbi espressi nemmeno tanto velatamente da parte di Fratelli d’Italia — il candidato sindaco del centrodestra risponde così: «Secondo voi — dice rivolto agli elettori — nel post-Covid c’è bisogno di onestà e serietà o c’è bisogno di affari e di affaristi? Io tengo alla mia faccia, all’onore mio, della mia famiglia e quindi della mia città». E conclude: «Avanti tutta». «Avanti tutta», ma non tutti. Perché ieri, a margine del consiglio regionale, i commenti di molti consiglieri di centrodestra non erano così entusiastici. L’ennesimo «colpo» alla credibilità del candidato sindaco, il nuovo nome messo in circolazione forse da «fuoco amico», viene vissuto come la dimostrazione di una debolezza dell’intera coalizione. E chi aveva indicato altri candidati — come il gruppo vicino a Kaswalder, ma anche alcuni esponenti di Forza Italia — inizia a prendere le distanza da quello che sarà il risultato elettorale: «Se si vota la prossima primavera — commentavano ridendo alcuni consiglieri — facciamo in tempo a cambiarne dieci di candidati sindaco». Il video di Baracetti appare infatti come un grido solitario, perché la coalizione non sembra dargli man forte nello smentire e nel condannare le voci che lo vorrebbero «sostituibile»: «Quello che salta agli occhi — dicono gli stessi consiglieri che ieri commentavano la notizia dell’ipotesi Condini — è che i primi a non difenderlo sono quelli della Lega, perché la sfida delle comunali la danno già per persa».
Baracetti è comunque convinto della sua forza: «Se mi attaccano — commenta — è perché mi temono, perché sono scomodo, e non è vero che questi colpi arrivino dal fuoco amico. C’è qualcuno — osserva — che vorrebbe farli passare per tali, ma non è così». E il candidato sindaco fa un nome su tutti: «Michaela Biancofiore, che non parla a nome di Forza Italia, che con Maurizio Perego gravita nell’area di Marcello Carli». La pasionaria azzurra sarebbe quindi l’«avvelenatrice dei pozzi» che mesta nel retroscena politico per screditare Baracetti in favore del candidato centrista Carli, «quello che nel 2008 era candidato con Lorenzo Dellai a sostengo di Mario Monti», commenta BAracetti. Rientrati, secondo il candidato del centrodestra, anche i dubbi di Fratelli d’Italia: «Una frizione interna al loro partito, niente che possa condizionare l’intera coalizione che mi sostiene».