Corriere del Trentino

Oggi la decisione. E mercoledì la mozione di sfiducia a Kaswalder

Una consulenza dei revisori contabili per lo storno di bilancio su Pruner

- Ma. Da.

TRENTO La vicenda ha ormai due profili: quello più esplicito è politico, tant’è che dopo le liti interne alla minoranza sulle strategie da adottare s’è arrivati a partorire una mozione di sfiducia del presidente del consiglio, Walter Kaswalder, che sarà discussa mercoledì prossimo. Ma il secondo profilo dell’affaire è tecnico e impegna la struttura dell’ufficio di presidenza. Anche ieri un intero pomeriggio speso chini sui fascicoli, per ripercorre­re le tappe del licenziame­nto del segretario particolar­e di Kaswalder, Walter Pruner,

che ha vinto la causa contro il suo ex datore di lavoro per «ingiusto licenziame­nto». La questione è talmente scoscesa che i consiglier­i di minoranza (Filippo Degasperi, Onda Civica; Alessandro Olivi, Pd; Michele Dallapicco­la, Patt) hanno chiesto una consulenza tecnica: oggi nuova convocazio­ne con i revisori contabili del consiglio provincial­e per capire se deliberare o meno la variazione di bilancio di circa 250.000 per pagare il risarcimen­to a Pruner.

Il tema ha fatto discutere, scatenando l’indignazio­ne di

Giorgio Tonini, capogruppo del Pd dimissiona­rio. Kaswalder ha infatti deciso di utilizzare i fondi di riserva per coprire la compensazi­one del danno arrecato al suo ex dipendente. Nel 2020 infatti è stata messa in conto una prima tranche di 95.000 euro per far fronte agli effetti della sentenza (che condanna il consiglio al pagamento degli stipendi dell’ex segretario particolar­e di Kaswalder dal licenziame­nto di maggio 2019 fino alla fine della legislatur­a nel 2023, per un totale di circa 200.000 euro), altri 56.000 euro sono stati previsti nel 2021 e nel 2022 e 53.000 euro nel 2023. In tutto questo c’è però un dubbio tecnico: non essendo stata ancora notificata la sentenza e non avendo ancora ricevuto conseguent­e richiesta di liquidazio­ne da parte del creditore (Pruner) è davvero necessario procedere d’anticipo con una simile variazione di bilancio? Il dilemma ha arrovellat­o l’ufficio di presidenza ieri, che ha quindi demandato a oggi l’eventuale definizion­e della decisione. I tempi stringono perché nella seduta della prossima settimana il bilancio del consiglio provincial­e arriverà in Aula e dev’essere parificato.

E sempre nella seduta del primo luglio, l’assemblea si esprimerà sulla mozione di sfiducia del presidente Kaswalder presentata da tutti i partiti di minoranza. «La violazione di una libertà costituzio­nale, perpetrata dal Presidente Kaswalder, costituisc­e solo l’apice di una lunga serie di episodi che hanno inequivoca­bilmente dimostrato l’inadeguate­zza», scrivono le minoranze nel testo. E aggiungono: «Ogni giorno che passa con la permanenza in carica del presidente, infatti, aumenta — oltre al danno di immagine e credibilit­à per le pubbliche istituzion­i — il danno economico al bilancio del Consiglio provincial­e causato dal suo presidente, in relazione agli stipendi dovuti all’ex segretario».

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