Valery Gergiev inaugura il Südtirol Festival a Merano
Due grandi concerti sinfonici diretti dal maestro russo Valery Gergiev, il 26 agosto e il 20 settembre siglano il Südtirol Festival 2020 di Merano, per la direzione di Andreas Cappello e la presidenza di Hermann Schnitzer.
Un lungo calendario, con concerti distribuiti nelle sei sezioni Classic, Barocco, Colours of music, Soirée classique, Mystica e Vox humana, che riporterà a Merano dal prossimo 19 agosto la grande musica di orchestre, voci ed ensemble.
Ma segnerà anche il calore e l’entusiasmo della ripresa dei concerti dal vivo.
Un Festival che si intreccia con la condizione umana, con l’approccio solidale, come sembra di capire scorrendo il programma dei concerti.
E non è un caso che il primo brano che Gergiev, deus ex machina del prestigioso teatro russo Mariinskij e già sul podio dei principali teatri del mondo, dirigerà il 26 agosto con la World Orchestra for Peace String Ensemble, sarà quell’«Adagio» di Samuel Barber considerato un inno struggente a coloro che ci hanno lasciato, ma soprattutto uno sguardo verso il futuro.
Riflessioni e memoir che danno spazio ad una serie di concerti imperdibili.
Come il concerto finale del Südtirol Festival, di nuovo con
Valery Gergiev, questa volta alla guida proprio della Mariinsky Orchestra St. Petersburg, appuntamento confermato solo tre giorni fa.
Dopo i primissimi giorni, dal 19 agosto, riservati a proiezioni di concerti, il festival meranese entrerà nel vivo, dopo Gergiev, il 27 agosto con il Novus String Quartet di Berlino e la sera dopo con il trio Suonar Parlante. L’ultimo giorno di agosto, il Giardino Armonico, con Giovanni Antonini flauto e direzione e Patricia Kopatchinskaja al violino.
Il primo settembre, spazio a
Mario Brunello, protagonista di questa estate nonostante l’annullamento dei Suoni delle Dolomiti. Brunello suonerà sia il violoncello che il violoncello piccolo in un programma tutto dedicato a Bach. Sia
Suite per violoncello, sia Sonata e Partita per violoncello piccolo.
Il 4 settembre, è poi confermato il recital del pianista e compositore turco Fazil Say.
Sarà lui a ricordarci che siamo nell’anno beethoveniano e che ricordiamo il 250 esimo anniversario della sua nascita.
L’11 settembre l’ultimo concerto, protagonisti
Michael Hillebrand - Marcello Fera - Francesco Spazian. Il programma promette di essere enciclopedico e intenso(www.meranofestival.com)