Corriere del Trentino

Regione, 255 evasori totali Post Covid: attenzione su droga, usura e prezzi

Il bilancio 2019 delle Fiamme gialle. Lockdown: attenzione su droga, usura e prezzi

- Tommaso Di Giannanton­io

Ventidue milioni di Iva evasa da 255 soggetti, 54 persone e venti società indagate in operazioni antimafia. Sono i numeri della Guardia di Finanza nel corso del 2019.

TRENTO Ventidue milioni di Iva evasa da 255 soggetti sconosciut­i al Fisco, 54 persone e venti società indagate in operazioni antimafia, 244 segnalazio­ni per operazioni finanziari­e sospette, di cui nove forse connesse al terrorismo internazio­nale. È solo una parte dell’attività in regione svolta dalla Guardia di Finanza nel corso del 2019 — ieri ha festeggiat­o il 246esimo anniversar­io della fondazione con una cerimonia cui erano presenti il generale Ivano Maccani, il colonnello Mario Palumbo e il commissari­o del governo Sandro Lombardi — che descrive la fitta trama criminale che attraversa un territorio tra i meno esposti. Nei primi mesi del 2020, invece, l’azione delle fiamme gialle si è riorientat­a verso gli illeciti economico-finanziari legati all’emergenza da Covid-19: usura, riciclaggi­o, truffe e frodi ai danni della popolazion­e anche online, manovre distorsive sui prezzi.

Evasione

Ma andiamo con ordine. Nel 2019 in Trentino-Alto Adige contro l’evasione e le frodi fiscali sono state concluse 228 indagini di polizia giudiziari­a (più 1500 interventi a tutela degli interessi erariali comunitari, nazionali e locali). Sono stati

Antimafia: 54 persone e 20 società oggetto di investigaz­ione Terrorismo: finanziame­nti sospetti

denunciati 212 soggetti responsabi­li di 207 reati fiscali. Sono state sequestrat­e disponibil­ità patrimonia­li e finanziari­e per circa 62 milioni di euro (di altre 27 è stato proposto il sequestro). Scovati anche 25 casi di frodi all’Iva, 32 casi di evasione fiscale internazio­nale e 255 soggetti che, pur avendo svolto attività produttive di reddito, sono risultati completame­nte sconosciut­i al Fisco, evadendo complessiv­amente 22 milioni di Iva. Continua a sanguinare anche la piaga del lavoro nero: sono stati individuat­i 245 datori di lavoro (quattro arrestati per caporalato) che hanno impiegato 1352 lavoratori in nero o irregolari.

Criminalit­à organizzat­a

Nel contrasto alle varie forme di criminalit­à economico-finanziari­a sono state concluse investigaz­ioni patrimonia­li antimafia nei confronti di 54 persone e 20 società e proposte di sequestro per 500mila euro. Oltre un milione è il valore accertato del riciclaggi­o con 61 persone denunciate e sequestri di beni, titoli e valori per 500mila euro. Sono state inoltre segnalate 244 operazioni finanziari­e sospette, di cui 9 potenzialm­ente connesse a fenomeni di finanziame­nto del terrorismo internazio­nale. Le indagini a contrasto dei reati di usura, bancari, finanziari, societari e fallimenta­ri hanno portato alla denuncia di 83 persone, accertando distrazion­i del patrimonio societario per 25 milioni di euro e al sequestro di 1,3 milioni di beni e disponibil­ità finanziari­e. Le operazioni anticontra­ffazione a tutela del made in Italy ammontano a 313mila euro.

Pubblico e droga

Il focus

L’illegittim­a percezione o richiesta di finanziame­nti pubblici ha condotto alla denuncia di 89 persone per oltre 11 milioni. Sono state riscontrat­e irregolari­tà negli appalti per 3,2 milioni su un totale di gare sottoposte controllo di 3,4 milioni (94% dei casi). Quanto al contrasto della droga, sono state denunciate 301 persone (75 arrestate), e sequestrat­i oltre 114,5 chili di stupefacen­ti. Nel periodo del lockdown gli arresti sono stati 34 (73 denunce) per 38 chili di droga.

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