«Tre miliardi per le Autonomie», emendamento Lega al vaglio del Mef
Il testo dell’emendamento è chiarissimo: «Al comma 1 sostituire le parole: 1,5 miliardi di euro per il medesimo anno con le seguenti: 5 miliardi di euro, di cui 2 miliardi di euro alle Regioni a statuto ordinario e 3 miliardi di euro in favore delle Regioni a statuto speciale e delle province autonome di Trento e Bolzano». Il correttivo, firmato dalla delegazione parlamentare della Lega, prima firmataria l’onorevole Vanessa Cattoi, in un primo tempo è stato censurato. Il testo, pensato per ritarare le risorse destinate ai territori contenute nel decreto «Rilancio», ora però è al vaglio del Ministero dell’economia e delle finanze, che ha mostrato una prima apertura anche in seguito all’appello corale delle Regioni che hanno chiesto maggiori risorse decentrate.
«Abbiamo visto la lentezza e l’inefficienza della gestione centralizzata delle risorse statali e i pagamenti in ritardo della cassa integrazione ne sono l’esempio più evidente — sottolinea Cattoi, componente della commissione Bilancio della Camera — A questo si aggiungono le esigenze delle Autonomie, che in virtù delle loro competenze hanno peculiarità diverse. Avvicinando le risorse ai cittadini, portandole sui territori, si potranno dare maggiori risposte in termini di liquidità, alle imprese e ai cittadini stessi».
«Dopo una battaglia in commissione Bilancio, il viceministro al Mef Misiani ha promesso un approfondimento sul nostro emendamento in un primo momento respinto — prosegue la deputata — Ora il parere dell’esecutivo, inizialmente contrario, è cambiato. Prendiamo atto con soddisfazione che il governo, su nostra insistenza, sia tornato sui suoi passi e ci auguriamo che passi ora dalle parole ai fatti accogliendo definitivamente la nostra proposta e facendola, se necessario, anche propria».