«Uccidere l’orso? Valutare alternative»
Il Cai nazionale si schiera contro la giunta: «I piani di gestione sono stati disattesi»
Dopo le proteste di ambientalisti, animalisti e dell’attore Alessandro Gassmann, anche il Cai nazionale si schiera contro l’ordinanza del presidente Fugatti che ordina l’abbattimento dell’orso che lunedì ha aggredito due uomini. «Si valutino tutti i provvedimenti alternativi all’uccisione dell’animale», chiede il presidente del Cai Vincenzo Torti. «Si proceda con progressività. La decisione della Provincia non appare in linea con i piani di gestione».
TRENTO Una marcia per dire no alla droga e sì alla vita e volare come le farfalle disegnate sopra l’albero dall’artista Elisa Cavalieri sulla maglia per la quarta edizione di «Educhiamoci alla vita», la camminata promossa dal Centro trentino di solidarietà, organizzazione che opera da più di 30 anni nella cura e prevenzione delle dipendenze patologiche diretto da Antonio Simula. Alla marcia ieri mattina hanno partecipato 20 ospiti e operatori di Casa di Giano, comunità terapeutica per la cura di persone con disturbi psichici associati a dipendenze patologiche, partiti di buon mattino per arrivare a Santa Massenza, poi Margone, Ranzo e Sarche per tornare alla comunità: 20 chilometri, 1000 metri di dislivello.
«L’iniziativa si inserisce in un progetto di Trekking della mente basato sull’approccio socio-educativo della montagna-terapia come strumento per la cura delle dipendenze e della salute mentale — dice Simula — e rappresenta la prima uscita degli ospiti dopo il lockdown e la ripresa delle camminate terapeutiche».
«È stata una bella giornata per conoscerci meglio e uscire dal centro, ritrovando un po’ di normalità, vivere la vita, trovando enfasi nelle cose semplici — dice Elisa, ospite — l’albero della vita rappresenta il nostro percorso, portandoci a diventare farfalle, alcune troveranno colore, chi ce la farà».
E Francesca: «Per me la comunità è stata importante, ce l’ho fatta, ora ho una vita normale: la vita è fantastica se si trovano le ali per volare». Alessandra, 35 anni proprio ieri: «Tre anni fa sono entrata per la prima volta a Casa Giano, è dura essere ancora qui, faccio fatica, ma mi sono messa d’impegno».
L’evento si inserisce tra le iniziative per la Giornata mondiale contro l’uso e il traffico di droga: un fenomeno in crescita vertiginosa. Dall’ultima Relazione al Parlamento in Italia sono 500mila le persone che fanno uso strutturale di sostanze illegali, solo 1 su 5 trova risposte nei servizi e si registra 1 morto al giorno. La cannabis resta la più usata, seguita dalla cocaina, ma preoccupano le nuove sostanze psicoattive, 360 quelle registrate in Italia.
I partecipanti
Elisa: «Ritrovato gioia nelle cose semplici». Francesca: «Ho una vita dopo la comunità»