Corriere del Trentino

Val di Ledro, il malore poi nel torrente «Broc, un uomo coraggioso e sfortunato»

- Marzia Zamattio

TRENTO È stato probabilme­nte un malore quello che ha provocato la morte di Giampiero Fedrigotti, conosciuto da tutti come «Broc» l’uomo di 57 anni di Tiarno di Sotto (frazione di Ledro), mentre percorreva sulla sua sedia a rotella elettrica la pista ciclopedon­ale che affianca il torrente Massalanga insieme al suo cane Ringhio (Corriere del Trentino di ieri). Sulla dinamica del drammatico incidente, avvenuto attorno alle 19.45 di venerdì, ancora non c’è chiarezza. I dati certi sono che Fedrigotti non è annegato — in quel punto la profondità dell’acqua è di circa mezzo metro — secondo anche gli accertamen­ti del medico legale accorso sul posto insieme ai carabinier­i di Ledro, ai sanitari e ai vigili del fuoco di Tiarno di Sotto. E che non è stato il cane a trascinarl­o in acqua, una delle ipotesi iniziali: l’animale lo seguiva senza essere legato. Come sempre lo portava in un punto del torrente dove poteva bagnarsi: probabilme­nte ha avuto un malore e ha involontar­iamente fatto scattare in avanti la carrozzina elettrica, finendo sia lui sia la carrozzina dentro il torrente, dove è stato visto da una famiglia che passava sulla ciclabile e che ha fatto scattare l’allarme.

Cordoglio e tristezza ieri a Tiarno di Sotto per la scomparsa di Fedrigotti che lascia la moglie Elvira e i due figli Giulio e Alessio. «Era una persona conosciuta e socievole, ben voluta da tutti — commenta il sindaco di Ledro Renato Girardi — non si meritava questo: siamo vicini alla famiglia». Il primo cittadino si riferisce alle battaglie combattute da Giampiero, meglio noto in valle e fuori (la madre era della Valcamonic­a dove aveva parenti), così come nel mondo dei camionisti come «Broc». Fedrigotti era stato alla guida dei camion per 25 anni. Cominciò da ragazzo, ventenne. Poi, per problemi di salute aveva dovuto lasciare quella che era anche una passione e aveva trovato lavoro all’interno del «Progettone». Ma 5 anni fa, un grave incidente lo aveva costretto sulla sedia a rotelle mentre era occupato nelle manutenzio­ne del verde a Bezzecca cadendo da un’altezza di

5 metri. «Era il 29 giugno, il giorno di San Pietro», ricorda la titolare del Bar Sport di Tiarno di Sotto dove si recava sempre Giampiero con il cane: «Lo conoscevo bene — aggiunge affranta — siamo tutti dispiaciut­i, ciao Broc». «Affrontava la vita con coraggio, mi rincresce per quello che gli è successo — aggiunge il sindaco — aveva appena finito di sbarrierar­e la casa». I funerali sono stati fissati per domani alle 15 nella chiesa di S. Bartolomeo a Tiarno di Sotto.

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