«Arrestatemi altrimenti la ammazzo» É
viva solo grazie al provvidenziale e tempestivo intervento degli infermieri che, udite le urla, sono accorsi. Altrimenti l’uomo, forse, non si sarebbe fermato. Le forbici in mano e l’ex moglie accovacciata nel reparto di ortopedia nel tentativo disperato di difendersi dai colpi inferti.
Non è chiaro cosa abbia spinto Nicolò Guastamacchia, 72 anni, ad avventarsi sulla donna un’altra volta. Perché l’aggressione di ieri, purtroppo, non è stata la prima. L’uomo altre volte avrebbe aggredito e minacciato l’ex, da anni la perseguitava, tanto che era stato emesso un divieto di avvicinamento. Ma l’ennesimo ordine di non avvicinarsi alla donna non ha placato la rabbia del pensionato di Mori e così domenica pomeriggio l’uomo ha seguito l’ex moglie fino all’ospedale Santa Chiara dove la donna era andata per far visita a un parente ricoverato nel reparto di ortopedia. Entrato in reparto l’uomo ha estratto le forbici e si è avventato contro la moglie ferendola al collo e alle mani. La donna per fortuna non è grave, ma è sotto choc e molto provata.
Erano le 16 circa quando sono arrivati i carabinieri. «Se non mi arrestate l’ammazzo», avrebbe detto il pensionato che è stato bloccato e accompagnato in caserma. In serata è stato poi trasferito nel carcere di Spini di Gardolo con l’accusa di tentato omicidio.
Questa mattina l’uomo, difeso d’ufficio dall’avvocato Ingrid Avancini, sarà sentito dal giudice per le indagini preliminari per l’interrogatorio di convalida dell’arresto. L’uomo anche in passato si era reso protagonista di episodi di violenza nei confronti dell’ex moglie. Anni di persecuzioni che erano culminate nell’aprile dello scorso anno quando l’uomo aveva pedinato la donna fino a Riva del Garda, dove all’epoca lavorava, ed era stato arrestato. Considerate le aggressioni e gli episodi di maltrattamento pregressi il giudice aveva disposto gli arresti domiciliari. A casa dell’uomo i carabinieri avevano trovato anche una pistola ad aria compressa.