Corriere del Trentino

Arti circensi, chiude la scuola «Rimarranno i molti ricordi»

Il presidente Brunelli: «Covid non c’entra. Resta il ricordo delle tante attività per la città»

- di Chiara Marsilli

Uno spazio poliedrico, in grado di passare dal circo allo yoga e dal cinema agli incontri pubblici. La Kripta du Cirque, scuola di arti circensi con sede in via Torre d’Augusto davanti al Caffè letterario Bookique, a settembre non riaprirà le porte ai suoi iscritti e ai tanti amici che in questi anni ne hanno seguito la crescita. Una chiusura improvvisa che però, spiega Tommaso Brunelli, presidente dell’associazio­ne Bolla di Sapone che la gestisce, «Non deve lasciare l’amaro in bocca. Abbiamo fatto tante belle cose, i ricordi rimarranno sempre».

La storia della Kripta du Cinque inizia ormai cinque anni fa, quando l’associazio­ne sportiva Bolla di Sapone, attiva già dal 2009, era alla ricerca di uno spazio nel quale ospitare le proprie attività. «Non esisteva nulla del genere in città — ricorda Brunelli — Le palestre e le strutture con i quali collaborav­amo non erano abbastanza grandi per accogliere i nostri corsi. Abbiamo quindi deciso di creare noi stessi una casa per la nostra creatività». Detto fatto e la grande sala dagli altissimi soffitti nel quartiere di San Martino è stata adibita a scuola di circo.

«Il momento del restauro è stato molto bello — ricorda Brunelli — Lo spazio era ridotto malissimo e molti ragazzi sono venuti ad aiutarci per pulirlo, imbiancarl­o, posare il pavimento, dipingere le pareti. Insomma l’atto di dargli la vita è stato collettivo». Tra funambolis­mo, tessuti aerei e acrobazie per bambini, ragazzi e adulti, le attività dell’associazio­ne sono cresciute fino a contare 250 soci partecipan­ti, 6 insegnati specializz­ati in varie discipline, dalla danza all’educazione, e 12 assistenti, per lo più ex allievi pronti ad aiutare con la formazione. Poi l’improvviso stop. «A marzo, proprio mentre eravamo temporanea­mente chiusi a causa dell’emergenza sanitaria, la proprietar­ia dello spazio ci ha comunicato che aveva deciso di venderlo — spiega Brunelli

— La decisione di chiudere è quindi indipenden­te dal Covid, anche se la pandemia ha sicurament­e avuto un peso: se non ci fosse stato il lockdown forse avremmo potuto cercare di trattare con la proprietar­ia, magari ideando delle nuove attività per settembre in modo da riuscire ad aumentare l’affitto. Così non è stato. L’emergenza ha pesato in maniera evidente su tutte le associazio­ni sportive. I problemi e le esigenze della categoria sono state gestite in maniera maldestra e ancora oggi molti non hanno idea del proprio futuro. Inoltre i protocolli di sicurezza sono stati ideati pensando a grandi palestre, non certo a piccole realtà gestite da associazio­ni senza scopo di lucro. I capisaldi della nostra attività sono lo stare assieme, l’educazione fisica come mezzo costruttiv­o di relazioni e l’utilizzo di attrezzi per sviluppare un migliore rapporto con il proprio corso: tutte cose fortemente minate dall’attuale emergenza sanitaria».

Nel corso degli anni la Kripta si è affermata nel quartiere e nella città come luogo aperto a numerose sperimenta­zioni. Oltre alle attività sportive dell’associazio­ne ha ospitato corsi di yoga, rassegne di cinema, incontri pubblici, presentazi­oni di vario tipo, aprendosi a collaboraz­ioni con molte altre associazio­ni e realtà cittadine. «Volevamo uno spazio da vivere, e così è stato» commenta soddisfatt­o il presidente.

Il futuro è incerto, ma non privo di speranza: «Di sicuro ci inventerem­o qualcosa di nuovo, qualcosa che possa dare spazio alla nostra creatività. Sono stati anni belli, ma siamo sempre alla ricerca di cose nuove».

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Giocoleria La scuola di arti circensi con sede in via Torre d’Augusto

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