Intanto Forza Italia blinda l’avvocato «Il candidato sono io, ci metto la faccia»
Superate le divisioni interne — di soli due giorni fa le dimissioni del coordinatore provinciale Maurizio Perego che ha deciso di sostenere il candidato sindaco centrista Marcello Carli — Forza Italia presenta il suo programma e giura fedeltà al candidato ufficiale del centrodestra Alessandro Baracetti, che ieri assicurava: «Il candidato sono io, su questo progetto ci metto la mia faccia», presentandosi alla conferenza stampa azzurra negli stessi momenti i cui si spargeva la voce di un ennesimo tentativo di «cambio in corsa», con il nome di Mauro Fezzi come possibile leader di una coalizione capace di ricompattare il centrodestra.
«Noi siamo leali alla parola data — taglia corto il consigliere provinciale Giorgio Leonardi, coordinatore regionale del partito di Berlusconi — e dal nome di Baracetti non si torna indietro. Siamo qui per presentare il nostro programma che affidiamo a lui perché sappia valorizzarlo quando avrà l’onere del governo della città».
Un programma in dieci punti che Ettore Zampiccoli
— coordinatore provinciale di fresca nomina al posto di Perego che ha preferito Carli — ha presentato come «pragmatico e realizzabile». Tra le proposte quella di un hotel a 5 stelle — «che è sempre un vanto per una città» — e dell’allungamento dell’aeroporto di Mattarello per consentire l’atterraggio ai voli turistici «come a Saint-Moritz» per rilanciare il turismo. «Su questo tema — aggiunge Zampiccoli — avremmo potuto fare anche l’Università del Turismo al posto della Scuola di Medicina, perché chi vorrà fare il medico continuerà a scegliere Padova, non certo Trento».
L’attenzione del partito azzurro, con la capolista Gabriella Maffioletti, è anche sul piano sociale. «Un mio pallino», dice l’ex consigliera comunale che ha tutta l’intenzione di ritornare a palazzo Thun: «Si parta dall’ascolto, quello che è mancato in questi ultimi 20 anni. Si risponda alla fame di alloggi e si riformi il Corpo di Polizia locale perché gli agenti non siano esattori ma alleati del cittadini». Agenti che nella proposta della capolista azzurra dovrebbero essere dotati di taser, le pistole elettriche. Tra gli altri punti anche l’urbanistica — «basta opere faraoniche, basta speculazioni edilizie» — e la proposta di abbandonare l’idea della funivia del Bondone per una funivia per Povo e Mesiano, «così da favorire il polo della ricerca».
Oltre al pragmatismo del programma azzurro, il candidato sindaco Alessandro Baracetti tocca i temi alti della libertà: «L’approccio alla politica ma anche alla realizzazione del programma deve essere quello del cittadino al centro».
Cittadino che manifesta bisogni e reclama diritti: «Ma di soli diritti si muore. Per questo — spiega Baracetti — dobbiamo riportare al centro anche il dovere come elemento fondamentale e primigenio, per avere poi i diritti e le libertà. La cultura del diritto ad ogni costo è foriera di disgregazione sociale, perché il diritto ad ogni costo si trasforma nel dare corpo al proprio desiderio, nel far prevalere la cultura dell’io sulla cultura dell’altro. Di soli diritti — ribadisce Baracetti — si rischia di morire».