A22, muore un insegnante
L’auto si è schiantata contro un tir. Conducente indagato. La vittima era di Bronzolo
Ieri all’alba è morto Mirko Bertinazzo, 38 anni. La vittima era sul sedile del passeggero di un auto che si è schiantata contro un tir parcheggiato in una piazzola dell’A22.
Dietro le montagne si intravedeva il primo chiarore dell’alba. I due stavano rientrando da una serata trascorsa nel basso Lago di Garda, nel bresciano. Mancavano poco più di trenta minuti per arrivare a Bronzolo, dove Mirko Bertinazzo, 38 anni, viveva con la moglie e i due figli. L’amico, trentunenne, l’avrebbe accompagnato a casa e poi avrebbe proseguito da solo fino a Bolzano. Ma dopo aver superato l’area di servizio Paganella Est, tra il casello di Trento Nord e quello di San Michele all’Adige, qualcosa purtroppo è andato storto. Il trentunenne alla guida, all’improvviso, ha perso il controllo dell’auto ed è andato a schiantarsi contro un camion fermo in una piazzola di sosta dell’autostrada del Brennero. L’impatto è stato tremendo: Mirko Bertinazzo è morto praticamente sul colpo, mentre l’amico è ancora ricoverato in ospedale, ma fortunatamente sarebbe fuori pericolo di vita.
L’incidente è avvenuto alle 4.39 di ieri sulla carreggiata nord dell’A22, pochi chilometri dopo l’area di servizio Paganella. I due uomini stavano viaggiando a bordo di una monovolume, una Volkswagen Touran. Un’auto compatta, solida, ma vulnerabile come tutte le altre di fronte a uno scontro così violento. Sull’asfalto non sono stati trovati segni di frenata. Il giovane alla guida potrebbe essere stato colpito da un colpo di sonno o forse da un malore. Ha perso totalmente il controllo dell’auto ed è scivolato a velocità neanche troppo elevata verso la parte destra della carreggiata. Là dove, parcheggiato in una piazzola di sosta, c’era un autoarticolato di una ditta polacca. Il camionista, presumibilmente, si era fermato a riposare. Tutt’a un tratto ha sentito un botto fortissimo ed è stato svegliato di soprassalto. Lui è uscito illeso dall’abitacolo, ma quando è sceso in strada la situazione è apparsa subito critica.
La Touran dei due giovani altoatesini si era schiantata contro lo spigolo posteriore sinistro del camion e il sedile lato passeggero era arrivato quasi a toccare il rimorchio. Il muso dell’auto era completamente distrutto. Mirko Bertinazzo è rimasto incastrato tra le lamiere dell’abitacolo, mentre l’amico è riuscito a scendere autonomamente. Poi alle 4.45, quando erano stati già allertati i sanitari del 118, è arrivata la chiamata di soccorso ai vigili del fuoco volontari
I due amici altoatesini avevano trascorso la serata sul Garda, nel bresciano
di Nave San Rocco e San Michele all’Adige. «La parte del conducente era abbastanza libera ma il lato passeggero era diventato un groviglio di lamiere — spiega il comandante dei pompieri di Nave San Rocco, Stefano Ioris, accorso pochi minuti dopo sul luogo dell’incidente insieme alla sua squadra —. L’uomo era rimasto ben incastrato e abbiamo dovuto utilizzare le pinze idrauliche. Non era una delle situazioni migliori, abbiamo impiegato circa una mezzoretta per estrarlo fuori».
Ma una volta liberato dalle lamiere i medici non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del trentottenne.
Sul posto nel frattempo erano arrivati i sanitari del 118 con l’automedica e l’ambulanza e gli agenti della polizia stradale di Trento, i quali hanno effettuato i rilievi e raccolto la testimonianza del camionista. Nelle prossime ore, non appena le sue condizioni fisiche lo permetteranno, sarà ascoltato anche il trentunenne, che si trova ricoverato in condizioni non critiche all’ospedale Santa Chiara di Trento, dove, come da prassi, è stato sottoposto all’accertamento del tasso alcolemico e all’esame tossicologico per verificare il tasso di alcol nel sangue e l’assunzione o meno di droghe. Al di là dei risultati, l’uomo sarà indagato per omicidio stradale. L’amico, che avrebbe compiuto trentanove anni il 18 agosto, lascia la moglie e i due figli.
La gita