Coop sociali: luci e ombre
Per il cda scelti a Beccara, Cipriani e Monfredini. Mattarei: non appoggerò la restaurazione
Lo stato di salute delle cooperative sociali non è dei migliori: da una parte un 2019 chiuso con 210 milioni di fatturato e dall’altra i mesi di lockdown che ha costretto metà dei lavoratori a fermarsi. Per il cda eletti Francesco a Beccara, Serenella Cipriani e Italo Monfredini. Emergono più dettagli dell’intervento di Mattarei mercoledì: «Candidatura di Simoni non credibile».
TRENTO Fatturato di 210 milioni nel 2019 (in crescita dell’1,8%), ma nel periodo del lockdown metà degli occupati è rimasto a casa. Lo stato di salute delle 93 cooperative sociali tratteggiato ieri nel penultimo convegno di settore in vista dell’assemblea del 31 luglio non è dei migliori: da una parte l’incremento dei ricavi registrato l’anno scorso, seppur ridotto rispetto agli anni precedenti, dall’altro le difficoltà dei 7.200 lavoratori nei mesi di emergenza. Le cocomplessivo operative sociali di tipo A (che offrono servizi socio-sanitari ed educativi) hanno un valore della produzione cresciuto dell’1,8%, pari a 153,6 milioni di euro. Il risultato netto è di 2,2 milioni di euro. Cresciuta anche l’occupazione del 2,6%: sono circa 4.600 i lavoratori impiegati in questo tipo di cooperative. Mentre le cooperative sociali di tipo B (cioè di inserimento lavorativo di persone svantaggiate) hanno una produzione nel 2019 cresciuta del 2 per cento, con un valore stimato pari a 56,4 milioni di euro. Il risultato netto ammonta a 500 mila euro. In calo l’occupazione del 3,5 per cento, arrivando a 2.300 lavoratori.
Le cooperative sociali hanno anche eletto i loro rappresentanti per il prossimo cda della Federazione trentina della cooperazione. Si tratta dei consiglieri uscenti Serenella Cipriani (Consolida) e Italo Monfredini (Spes), a cui si aggiunge Francesco a Beccara (Alpi) Non sono passati gli altri candidati proposti, Sandra Dodi e Sara Ghezzer. Al convegno di ieri ha partecipato anche il candidato alla presidenza Roberto Simoni: «Voi siete la cooperazione più vera, un servizio insostituibile a favore di persone deboli e svantaggiate».
Intanto sono emersi più dettagli dell’intervento incendiario realizzato da Marina
Mattarei nel convegno del consumo mercoledì. «La candidatura di Simoni non ha credibilità perché parla di lealtà, ma i fatti smentiscono le sue parole. Non posso darle fiducia — ha detto rivolgendosi direttamente a Simoni — dopo il suo comportamento (Simoni ha fatto parte dei consiglieri dimissionari, ndr). Il fatto che la sua candidatura sia arrivata con questa modalità, una sorta di riunione di saggi, è un insulto alla democrazia. Non sono disposta ad assecondare la restaurazione».