Corriere del Trentino

Moresco preoccupat­o: «Annullate 50 nozze, rischiamo di chiudere»

- Ch. M.

«Siamo a zero, sotto

TRENTO non si può andare». Danilo Moresco, presidente onorario dell’Associazio­ne ristorator­i e titolare di un’azienda di catering, non nasconde la propria preoccupaz­ione: «Sono quasi 25 anni che mi occupo di catering con diverse società, un settore che ha sempre funzionato abbastanza bene, ma ora dal 23 febbraio siamo completame­nte fermi. La scorsa settimana ho ricomincia­to con due piccoli pranzi per 20 persone, impegni che in tempi normali sarebbero stati più un peso che un’entrata. Ma da fine febbraio a fine giugno ho 120 giorni di nulla totale».

Fiere, feste, lauree, inaugurazi­oni, avveniment­i di vario tipo nei quali l’impresa di Moresco era in grado di gestire centinaia di persone contempora­neamente: tutto annullato. Senza parlare dei matrimoni. «Ho avuto oltre 50 matrimoni annullati o spostati al prossimo anno, e molte coppie continuano a chiamare per annullare le prenotazio­ni di agosto perché non vogliono una festa sottotono» conferma Moresco. La crisi dei matrimoni è infatti legata, più che all’aspetto della cerimonia, alla gestione dei festeggiam­enti che la seguono. «La norma attuale vieta il buffet, che invece è molto richiesto dagli sposi — spiega l’imprendito­re —. Anche le coppie che vorrebbero mantenere la cerimonia e la festa quest’anno davanti all’ipotesi di un aperitivo servito obbligator­iamente seduti al tavolo storcono il naso e rinunciano. L’altro grande problema è che non sappiamo fin quando dureranno le limitazion­i: anche se domani venissero cambiate le norme noi saremmo costretti a stare fermi per almeno un altro mese, il tempo necessario per organizzar­e i grandi eventi con i quali lavoriamo di solito». Con furgoni, attrezzatu­ra e dipendenti fermi da mesi il danno economico è ingente: «Sto perdendo circa 130mila euro al mese — chiarisce Moresco —. Nessuno ci sta aiutando. Ho chiesto l’intervento della Provincia al presidente Fugatti e agli assessori Failoni, che è anche un collega imprendito­re, e Spinelli, ma non ho avuto risposte rassicuran­ti». Il mondo del catering in Trentino conta una quindicina di aziende. Non moltissime in termini assoluti, ma ognuna delle quali ha un numero anche consistent­e di dipendenti e collaborat­ori. «I miei dipendenti fissi sono in cassa integrazio­ne, sto cercando di aiutare personalme­nte alcuni degli storici collaborat­ori a chiamata ma non so fino a quando potrò farlo — confessa infine Moresco —. Se continua così sarò costretto a chiudere per sempre».

L’ostacolo

La norma attuale vieta il buffet, che è molto richiesto dagli sposi

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