Sinner, nuovo «debutto» a Berlino
Prima esibizione dopo quattro mesi di allenamenti Martedì sfida con Thiem, il numero 3 del mondo
Sembra quasi un nuovo «debutto». Jannik Sinner domani torna a giocare un match. Si tratta di un’esibizione e non di un torneo ufficiale, ma tanto basta a spezzare la routine di mesi di soli allenamenti. Si gioca sull’erba, allo stadio Steffi Graf di Berlino, a mezzogiorno (diretta su Eurosport): Sinner, 73 della classifica Atp, sarà il primo tennista a scendere in campo al «Bett1ACES», contro Tommy Haas, tedesco 42enne, ex numero 2 del mondo, ritiratosi nel 2018 battendo nella sua ultima partita Roger Federer. Ieri pomeriggio si è svolto il sorteggio del torneo, che dopo le defezioni eccellenti dei giorni scorsi dell’idolo di casa Alexander Zverev e di Nick Kyrgios, ha «ingaggiato» un nome pesante come Matteo Berrettini, numero 8 Atp. Il romano è la star (e la testa di serie) della manifestazione assieme al 3 del mondo Dominic Thiem. Berrettini e l’austriaco sono stati inseriti così direttamente in semifinale e proprio Thiem martedì affronterà il vincente tra Sinner e Haas. L’altro quarto di finale vedrà il 12 Atp Bautista Agut contro Struff.
Per Jannik contro un ex giocatore come Haas (che però è stato un campione) si tratterà presumibilmente di una passerella, antipasto proprio della partitissima contro Thiem martedì. Per il Barone Rosso conterà soprattutto riprendere confidenza con la competizione. Sinner non gioca dal 5 marzo,quando nel Challenger di Indian Wells perse al terzo turno contro Denis Kudla. Le emozioni del giovane pusterese — che nei giorni scorsi ha rilasciato un’intervista al sito dell’Atp— sono tante, forse anche contraddittorie. Da un lato c’è la voglia matta di ricominciare, dall’altra la naturale consapevolezza di essere arrugginiti non poco dopo la lunga pausa: «Jannik però si è allenato alla grande, ha lavorato tantissimo ed è migliorato notevolmente, certo ci vorranno sei mesi di tornei veri per vedere questi suoi progressi» dice raggiunto al telefono il suo coach e mentore Riccardo Piatti. Sinner si è allenato tra Montecarlo, Bordighera e l’isola d’Elba, misurandosi più volte anche con campioni come Stefanos Tsitsipas e Stan Wawrinka. Incontri-scontri volti a migliorare la tecnica, ma anche l’approccio e la mentalità nella preparazione quotidiana.
Una scuola utile, aspettando i tornei più importanti, con la ripresa del tour Atp che è prevista il 14 agosto negli Stati Uniti con il 500 di Washington e poi, in fila, il 1000 di Cincinnati e soprattutto gli Us Open. Calendario però che è in forse per la difficile situazione sanitaria negli States. Lo stesso Piatti si mostra perplesso: «Credo sia difficile che si possano giocare gli Us Open a New York» ammette.
Sinner, ai taccuini del portale dell’Atp, intanto si è confermato un ragazzo solido anche fuori dal campo: «Nel corso della carriera vorrei diventare un esempio e un riferimento per i ragazzini e per riuscirci è fondamentale essere un bravo ragazzo sia dentro che fuori dal campo». Il Barone Rosso poi ha rivelato sorprendentemente che a 7 anni il tennis non gli piaceva e voleva smettere: «Mi piaceva di più sciare, ma mio padre, che è stato il primo a insegnarmi a giocare, mi ha invitato a insistere e a non mollare». Tifosi e appassionati non finiranno mai di ringraziare il signor Hans-Peter.
Coach Piatti «Jannik allenandosi è migliorato ancora, ma servono sei mesi di tornei per vederlo»
Il campione «Vorrei diventare un esempio e un riferimento per i ragazzini»