Razzismi e identità, Marco Aime e le trappole del cervello
Inizia oggi, con l’appuntamento gratuito delle 18 al teatro Cristallo di Bolzano, il nuovo ciclo di incontri «Madre Terra» organizzato con la Caritas e il Centro per la pace. A dare il via alle iniziative per promuovere la cultura dell’accoglienza nel rispetto delle risorse ambientali, il dibattito dal titolo «Classificare, separare, escludere. Razzismi e identità» che vedrà ospite l’antropologo e scrittore torinese Marco Aime. Introdotto da Barbara Gramegna, il docente di antropologia culturale all’università di Genova parlerà di quei meccanismi automatici di classificazione che ciascuno di noi attua nel quotidiano, spesso senza la consapevolezza delle dinamiche innescate e delle conseguenze che ne derivano. Semplificazioni tranquillizzanti con le quali il nostro cervello accomuna cose e persone secondo categorie che includono e, di conseguenza, escludono.