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La Commissione europea, attraverso il vicedirettore di un suo ufficio, ha bocciato la proroga decennale chiesta dai soci di AutoBrennero e dal governo.
Se non ci saranno novità politiche, l’opzione che avanzerà è quella della società «in house», spinta dal governo (e dalla Provincia autonoma di Bolzano) che prevede la costituzione di una società «in house», cioè composta solo da soci pubblici. I soci privati (che hanno il 14% di A22) dovrebbero essere liquidati con una norma che verrà inserita nella prossima legge di bilancio.
La nuova governance, se non verrà modificata, prevede il ruolo preponderante di Roma nelle scelte e una sorta di statalizzazione.