Valduga, una squadra extralarge: 7 assessori e 5 consiglieri delegati Robol vice, a Cossali la cultura
Esclusa Azzolini, a Miniucchi l’urbanistica. Il Patt gestirà l’economia
Pronta la giunta anche
ROVERETO a Rovereto, con sette assessorati che affiancheranno il riconfermato sindaco Francesco Valduga. Due le donne, entrambe del Pd, tre le riconferme e cinque le deleghe consiliari. Grande esclusa dalla nuova giunta l’assessora uscente Cristina Azzolini, ma a lei potrebbe andare la presidenza del Consiglio comunale.
Ieri, nel palazzo di piazza del Podestà, più che la presentazione della nuova squadra che guiderà la città per i prossimi cinque anni, il sindaco Valduga — da solo — si è limitato a una comunicazione, con la lettura di nomi e deleghe attribuite: «La presentazione ufficiale avverrà nella prima seduta del consiglio comunale», e per rispetto dell’Aula Valduga ha spostato in sala giunta la conferenza stampa, precedentemente fissata nella sala in cui si svolgono i lavoro dell’Assemblea roveretana: «Questione di rispetto delle istituzioni», spiega. E precisa: «Se comunico oggi la composizione della nuova giunta è per chiudere con le indiscrezioni quotidiane». Una giunta nuova, quindi, anche perché rispetto allo scorso mandato di Valduga, quello che sta per iniziare è nuovo anche nella sua composizione politica: c’è il Partito democratico, c’è Futura e anche il Patt si aggiunge alla maggioranza.
Al Pd, dunque, due assessorati, tra cui il ruolo di vicesindaca affidato a Giulia Robol. A lei le deleghe all’Educazione e alla Città universitaria, che comprende gli asili nido, edilizia scolastica, rapporti con le scuole primarie e secondarie di primo grado, ricerca e rapporti con l’università. L’altra dem in giunta è Micol Cossali, assessora alla Cultura, Creatività giovanile e Innovazione, con le deleghe anche ai rapporti con i musei, alle politiche giovanili e alle pari opportunità. A Futura un assessore, Mauro Previdi, già componente del Valduga I, eletto nella scorsa consiliatura con i Verdi. Si occuperà di politiche sociali e comunitarie, all’interno dell’assessorato denominato al Benessere e alla Promozione sociale. Al Patt, invece, l’assessorato alle Attività produttive e ai Centri storici affidato a Giuseppe
Bertolini, con le deleghe per commercio, artigianato, agricoltura e rigenerazione urbana.
Cambio della guardia invece per la lista «Civici con Valduga». Al posto di Cristina Azzolini e Ivo Chiesa, assessori uscenti, il terzo degli eletti Andrea Miniucchi che dovrà gestire l’assessorato alla Qualità del vivere urbano: ambiente, aree verdi, beni comuni, urbanistica, edilizia privata e mobilità. Confermato Mario Bortot (Rovereto Libera), che avrà le
L’ex vicesindaca potrebbe diventare la presidente del Consiglio comunale
deleghe allo sport, alla promozione degli stili di vita, turismo e gemellaggi, e Carlo Plotegher (Rovereto al Centro) che si occuperà di Lavori pubblici e Grandi opere, con la delega specifica al protocollo d’intesa Comune-Provincia.
Le deleghe non saranno però soltanto assessorili, perché sono ben cinque le deleghe consiliari affidate a consiglieri e consigliere. Arianna Miorandi, del Pd, si occuperà su delega del sindaco di Cooperazione allo sviluppo e Progetti europei, Roberto Chemotti (Unione Popolari) — sempre su delega del sindaco — avrà la delega al decoro urbana, Omar Korichi di Futura risponderà all’assessora alla Cultura Micol Cossali per la delega alle Reti culturali, mentre Paolo Cazzanelli (Civici con Valduga) — su delega del sindaco — si occuperà di Semplificazione e digitalizzazione delle procedure amministrative.
Tra conferme e «new entry», la seconda giunta Valduga affronterà tra pochi giorni l’aula del Consiglio comunale che come primo compito avrà quello di eleggere al suo interno il presidente. Tra le ipotesi il nome di Cristina Azzolini, ex vicesindaca che non ha trovato posto nella nuova giunta, espressione della maggioranza che andrebbe così a spezzare la tradizione tutta roveretana che vuole il «primus inter pares» nominato dalla minoranza.
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