Porte aperte a 18mila lavoratori da paesi extra-Ue per l’agricoltura
Il decreto flussi sblocca una situazione in panne da tempo a causa del Coronavirus. Grazie al provvedimento si aprono le porte per circa 18mila lavoratori provenienti da 30 paesi extracomunitari, che potranno lavorare nel settore agricolo nel nuovo anno. Si rende così più fluido il movimento transfrontaliero. «Per quanto riguarda la nostra regione — spiega il presidente di Coldiretti Trentino Alto Adige Gianluca Barbacovi — il decreto diventa importante soprattutto in vista della prossima primavera, quando ci sarà la raccolta dei piccoli frutti. Con lo sblocco degli accessi dei lavoratori le nostre aziende potranno prepararsi adeguatamente e fronteggiare il problema della carenza di manodopera nelle campagne».Un portale del Ministero dell’Interno raccoglie fino al 31 dicembre le domande.