«Risentimento barocco» Arie e canzoni a Merano
Al Puccini domani concerto di Fera e l’ensemble Conductus
Esiste il «risentimento barocco»? Per Marcello Fera, leader dell’ensemble Conductus e direttore artistico del festival musicale «Sonora 703» che sta trainando anche altre iniziative culturali di queste settimane a Merano, la risposta è un sì convinto. Fera ne parla infatti come «una inusitata ricognizione sul risentimento amoroso nella poesia secentesca in lingua italiana e genovese attraverso brani dell’epoca e prime esecuzioni».
E affida al programma della serata di domani al teatro Puccini di Merano alle 20.30 il compito di raccontare – suonandolo – proprio il «risentimento barocco». Lo faranno il giovane soprano Cristina Mosca, Fera e i suoi musicisti e poi alcune canzoni tratte da documenti, testi e suggestioni arrivate fin qui proprio dal periodo storico del Barocco. Dunque dal termine del XVI secolo in poi.
In programma Tre canzoni in genovese barocco (Prima esecuzione assoluta) di Claudio Lugo, poi Luña cornua (Prima esecuzione assoluta) di Fera e poi ancora musiche tratte o rielaborate da opere di Monteverdi, Cesti, Caccini.
Lugo, musicista e docente di musica racconta, così le sue nuove pagine musicali: «Un lavoro dello scorso inverno, prima del lockdown proprio per il festival meranese. E meno male che poi il calendario è stato spostato a ottobre perché ho avuto il modo di correggere e affinare quanto avevo scritto».
Un lavoro, quello di Lugo, tratto da testi di Giangiacomo Cavalli, probabilmente il maggiore poeta genovese del Seicento. Spiega Lugo: «Abbiamo ritrovato rime amorose, racconti di amori urbani e non, di solito non felici e contestualizzati nella città, in questo caso Genova. Oppure che appaiono legati alla campagna e ancora di più all’ambiente marinaresco. Ci sono storie di nobildonne come di figure femminili più umili: una vera miniera letteraria, storica e non solo».
Lugo ha affidato alla voce di Cristina Mosca e agli archi dell’ensemble Conductus le proprie partiture così legate a testi di quattro secoli fa. Ma poi confida: «Sono anni che nel mio lavoro di compositore è come se viaggiassi in una macchina del tempo. Una volta sapevo meglio che partivo dall’oggi e mi volgevo ai secoli passati e soprattutto al Barocco. Ora, da qualche tempo, non so più bene invece in quale secolo mi trovo…».
Per il successivo appuntamento di «Sonora 2020», il 26 ottobre, ecco infine i cantori dell’ensemble A Filetta insieme a quelli di Conductus con un nuovo programma su Medea impersonata dall’attrice austriaca Theresa Futterknecht. Una serata in collaborazione con Vereignite Bühnen Bozen. Il Festival si concluderà il 29 con il soprano Laura Catrani e il pianista Antonio Ballista. Ballista, originalissimo protagonista della scena musicale internazionale, ha concepito per il festival un imperdibile programma, un viaggio nel risentimento musicale da Rossini a oggi.