Delta, sogno ad occhi aperti Melli: «Sorprese di vincere»
Dal ripescaggio al primo posto in A, la Delta continua a stupire. Melli: «Festeggiamo come fosse il mondiale»
Un vero sogno ad occhi aperti quello che sta vivendo la Delta Despar Trentino, neopromossa nel campionato di A1 femminile e attualmente prima in classifica insieme alle campionesse del mondo di Conegliano. Il 30 luglio la formazione guidata da Matteo Bertini è stata ripescata nella massima categoria e oggi guarda tutti dall’alto con una rosa interamente italiana ideata per disputare la A2 e mai modificata in questi mesi.
Il 3-0 inflitto a Perugia nel turno infrasettimanale ha regalato a Trentino Rosa il quarto successo pieno su cinque turni disputati conservando intatta l’inviolabilità del Sanbàpolis che dura ormai da maggio 2019. «Stiamo vivendo una bella favola — racconta la schiacciatrice Giulia Melli, una delle grandi protagoniste con 65 punti già messi a segno —, nessuno si aspettava una partenza così da una squadra alla prima esperienza in massima serie. Ci guidano l’entusiasmo e l’affiatamento, cresciamo partita dopo partita e non abbiamo ancora scoperto il nostro limite. Sappiamo che abbiamo tantissimo lavoro da fare ma anche altrettanti margini di miglioramento. Sembra che festeggiamo il Mondiale dopo ogni vittoria e per noi è proprio così: siamo sorprese di vincere e giocare in questo modo».
Trentino Rosa ha iniziato la stagione con l’obiettivo di evitare il tredicesimo posto che comporta la retrocessione e ora ha già 11 punti di vantaggio sulla zona rossa ma nessuno si monta la testa: «Per adesso guardiamo solo il calendario — prosegue la banda mantovana —, non abbiamo neanche tempo di goderci le vittorie. La classifica ce la fanno notare gli altri. Noi in spogliatoio, anche per scaramanzia, scherziamo dicendo di puntare alla Champions League ma sappiamo che dobbiamo salvarci. Tutto quello che verrà in più sarà bellissimo».
Giovani e talentuose, le ragazze della Delta vivono questa annata come una grande occasione e la conferma arriva proprio da Melli, 22 anni con un paio di stagioni di A1 alle spalle: «Allora ero una diciottenne, non ero intimorita ma in campo mi sentivo piccola. Ora le proporzioni sono cambiate grazie all’esperienza e al supporto delle compagne. Mi sento in grado di giocare con spensieratezza e capisco che non è impossibile stare a questo livello».
Se l’opposto Piani domina le classifiche di rendimento, ogni sfida regala però nuove protagoniste alla causa trentina: «Percepiamo l’adrenalina di provare a prendere punti contro chiunque — spiega la compagna —, siamo tutte coinvolte e non è un caso che già varie volte i set siano stati chiusi da chi usciva dalla panchina. Ognuna cerca di fare la sua parte anche solo caricandoci a vicenda con un’esultanza».
Un filo d’emozione che lega Trentino Rosa al suo pubblico a maggior ragione in un momento di incertezza: «Anche inconsapevolmente — conclude con orgoglio Melli — lavoriamo ogni giorno per trasmettere la nostra passione e grinta a chi ci segue».