Corriere del Trentino

Mellarini nega Tonina: «Carini? Visto a un evento di Tiziano»

- Ma. Gio.

TRENTO Comprensib­ilmente c’è poca voglia di parlare. Qualcuno tiene il cellulare spento, altri si limitano a qualche battuta. I politici che, a vario titolo, si sono trovati citati nelle intercetta­zioni dell’operazione contro le infiltrazi­oni della ‘Ndrangheta in Trentino reagiscono fornendo, in alcuni casi, la loro versione dei fatti.

«Non ho nulla da dichiarare, non sono mai stato avvicinato da nessuno, non so nulla di queste cose» è il commento dell’ex assessore Tiziano Mellarini, al quale — secondo i documenti — Giulio Carini avrebbe offerto una vacanza al mare in cambio dell’assunzione di sua nuora alla Fondazione Bruno Kessler. Mellarini dunque nega. Anche se il vicepresid­ente della Provincia Mario Tonina ricorda di aver conosciuto Carini «durante una serata organizzat­a da Mellarini per la campagna elettorale del Senato». «Ma non ricordo di aver fatto qualcosa per quell’uomo, non mi dice nulla — aggiunge l’assessore —. Mi sento tranquillo».

Non nasconde il rapporto con Carini Pietro De Godenz. «Lo conosco da diversi anni» ammette il consiglier­e upt. «Lo considero — aggiunge — una persona corretta, non mi ha mai chiesto cose particolar­i». Un rapporto «come mille altri», nella rete di conoscenze di tutti i consiglier­i: una rete che porta anche a ricevere richieste. «Arrivano mille persone a chiederti una mano. Ma dal dire al fare...» allontana i dubbi De Godenz.

Intanto però, com’era prevedibil­e, l’operazione ha scatenato il dibattito politico. A ringraziar­e le forze dell’ordine è in primo luogo il presidente della Provincia Maurizio Fugatti. «L’esigenza di combattere i “corpi estranei” che cercano di penetrare il tessuto, sano, della nostra economia — osserva il governator­e — è tanto più forte in situazioni di crisi come questa. È un dato di fatto che nei momenti di debolezza anche i sistemi più robusti prestino maggiormen­te il fianco ad intrusioni malevole. Ma proprio come nell’organismo umano, anche negli organismi sociali gli anticorpi possono entrare in gioco e respingere le intrusioni. Tutta la società trentina deve sentirsi impegnata in questa battaglia».

Ricorda il suo impegno invece Filippo Degasperi. «Abbiamo sempre condiviso, quasi sempre in solitaria, con il Coordiname­nto lavoro porfido — osserva il consiglier­e di Onda civica —, le preoccupaz­ioni e le denunce sulla deriva (non solo economica) del settore del porfido, in corso da anni e che le forze politiche che hanno governato la Provincia si sono sempre ben guardate dal considerar­e. Se il settore del porfido è ridotto come ci dice la Procura è evidente che nulla è successo per caso». L’affondo è netto: «Per anni — continua Degasperi — si è finto di non vedere. È ora di fare luce sulle responsabi­lità che hanno consentito questa gravissima intromissi­one del malaffare nella società trentina. Porteremo in Aula la mozione per la costituzio­ne della commission­e di indagine sulla vicenda del porfido già depositata in consiglio». E a rivolgere lo sguardo ai vertici di Piazza Dante è anche Futura. «L’operazione investigat­iva in corso — è la posizione di Paolo Ghezzi e Lucia Coppola — conferma che il Trentino non è “mafiafree”. Che non si deve abbassare la guardia. Proprio mentre va in commission­e un disegno di legge della giunta sui canoni di concession­e, chiediamo a Fugatti di coinvolger­e tutto il consiglio nel tenere la barra dritta e procedere con atti legislativ­i e amministra­tivi di assoluta trasparenz­a e vigilanza rispetto alle infiltrazi­oni della criminalit­à organizzat­a, evitando norme poco chiare che incentivin­o gestioni illegali nelle imprese o nei contratti di appalto». «La ‘Ndrangheta in Trentino per mettere radici non ha esitato a rivolgersi agli amministra­tori che spero dalle indagini risultino estranei e non compiacent­i. Se così non fosse sarebbe un duro colpo per tutti, la politica verrebbe percepita come il luogo del malaffare» scrive Claudio Cia di Agire.

De Godenz

Conosco Giulio da diversi anni, una persona corretta. Favori? In tanti chiedono una mano ai consiglier­i

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L’ex assessore provincial­e Tiziano Mellarini e l’attuale vicepresid­ente della Provincia Mario Tonina: figurano nelle intercetta­zioni
Nel mirino L’ex assessore provincial­e Tiziano Mellarini e l’attuale vicepresid­ente della Provincia Mario Tonina: figurano nelle intercetta­zioni

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