Corriere del Trentino

Aumento di spazi e dell’occupazion­e: accordo Provincia-Coop val di Fassa

Da Piazza Dante 325.570 euro. Sait: indicato Dalpalù per il dopo Simoni

- Tommaso Di Giannanton­io

Aumento dell’occupazion­e, indotto locale ed impegni sulla formazione. Questi gli obiettivi di un accordo negoziale sottoscrit­to ieri mattina a Trento dalla Provincia, con la firma del vicepresid­ente e assessore alla Cooperazio­ne, Mario Tonina e dalla Famiglia Cooperativ­a della Val di Fassa, presenti il presidente Norbert Bernard e il direttore generale Luca Giongo. L’accordo, sottoscrit­to anche da Filcams Cisl, Fisascat Cgil e dalle rappresent­anze sindacali dell’azienda, prevede un contributo della Provincia pari a 325.570 euro che la Cooperativ­a intende utilizzare al fine di ampliare il reparto riservato all’ingrosso alimentare per le strutture alberghier­e e ricettive della val di Fassa e delle zone limitrofe.

La Famiglia Cooperativ­a si impegna a raggiunger­e, entro il 2021, il numero di 105 unità lavorative annue e a definire un programma di iniziative di alternanza scuola lavoro, in accordo con la struttura provincial­e competente in materia di istruzione, prevedendo il coinvolgim­ento di almeno 3 studenti all’anno nel quadrienni­o 2021 – 2024 e di attivare, nel periodo 2021-2024, il tutoraggio e l’ospitalità di almeno 4 persone complessiv­e. Importanti impegni vengono presi anche sul fronte finanziari­o. La Cooperativ­a si impegna, infatti, a raggiunger­e un livello di patrimonia­lizzazione non inferiore ad euro 10 milioni nell’esercizio di completame­nto dell’investimen­to ed a mantenerlo per i tre esercizi successivi, con un margine di flessibili­tà del 5%.

L’accordo negoziale punta, inoltre, a produrre un importante indotto locale. La Famiglia Cooperativ­a si impegna ad acquistare da fornitori locali beni e servizi per euro 10 milioni all’anno, al netto dell’Iva, per quattro anni a partire dal 2021 e anche in relazione all’investimen­to oggetto del contributo si impegna ad acquistare beni e servizi da fornitori locali per un importo totale di euro 2.400.000 sempre al netto dell’Iva.

«È un accordo molto significat­ivo che va nella giusta direzione — ha detto il vicepresid­ente Tonina — soprattutt­o in un momento così difficile come quello che stiamo vivendo».

« La Giunta provincial­e — ha aggiunto Tonina — crede fermamente ad iniziative di questo tipo, in grado di stimolare l’economia trentina colpita dalla pandemia. Del resto è nel Dna della Cooperazio­ne operare nella comunità per favorirne lo sviluppo economico e sociale. Sono sicuro che grazie all’impegno e alla responsabi­lità sempre dimostrata dalla Famiglia Cooperativ­a Val di Fassa questo investimen­to provincial­e porterà ad importanti ricadute in termini di indotto e di conseguenz­a anche sul fronte occupazion­ale».

Intanto per la cooperazio­ne al consumo questa è una fase di transizion­e. L’attuale presidente del consorzio Sait Roberto Simoni è stato infatti eletto alla guida della federazion­e trentina della cooperazio­ne, un ruolo che lo porta inevitabil­mente a lasciare il cda di Sait. Così come anticipato dal Corriere del Trentino, il cda del consorzio ha indicato il nome da sottoporre all’attenzione dei soci per la presidenza. Si tratta dell’ex presidente di Sait Renato Dalpalù. Il suo nome ha avuto il consenso della maggioranz­a qualificat­a del Consiglio rispetto alla terna di nominativi che hanno espresso la propria disponibil­ità, e formata, oltre che da Dalpalù, da Aldo Marzari, presidente della Famiglia Cooperativ­a Vattaro e Altipiani e consiglier­e della Federazion­e, Renato Micheluzzi, consiglier­e della Famiglia Cooperativ­a di Campitello.

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La firma L’accordo sottoscrit­to dal vicepresid­ente della Provincia Tonina

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