Bar e locali, Kompatscher torna indietro
Il governatore: coprifuoco? Serve proporzionalità, in Trentino zero pazienti in rianimazione
Chiusure anticipate di bar e ristoranti, feste dopo le cerimonie con massimo 30 persone, limiti alle attività sportive. Arno Kompatscher ha firmato l’ordinanza anti-Covid che segna un giro di vite.
TRENTO I numeri sono speculari a quelli censiti nelle ventiquattr’ore precedenti: 111 contagi in Trentino a fronte di 2.640 tamponi. Ma c’è una differenza: nel dato non sono ricompresi i test veloci che, se confermati dall’esame molecolare, verranno conteggiati successivamente. Resta quindi in continuo «peggioramento», utilizzando le parole del governatore Maurizio Fugatti, il quadro della recrudescenza di Covid-19. Tuttavia il basso numero dei ricoveri (33, di cui nessuno in terapia intensiva) e la capacità di ricostruire le indagini epidemiologiche delle infezioni mantengono la situazione ancora sotto controllo. Ed è per questo che Fugatti, stamattina, ai ministri Francesco Boccia e Roberto Speranza ribadirà un concetto: se il governo nazionale intende inasprire le misure di contenimento dei contagi serve «proporzionalità». Nessun dietrofront, invece, sulla scuola: l’Emilia Romagna pensa a chiusure, ma qui il presidente della Provincia taglia corto: «Gli istituti restano aperti e non pensiamo alla didattica a distanza».
I numeri
Per rendere l’idea della nuova ondata di contagi, Maurizio Fugatti nell’aggiornamento quotidiano di ieri ha citato i numeri del resto d’Europa: settemila nuovi positivi in un giorno in Germania, 30.000 in Francia, 10.000 in Belgio, ventimila in Gran Bretagna. Numeri nettamente superiori all’Italia che, comunque, torna alle cifre di marzo e aprile (ieri 10.000 infetti). Così come il Trentino. Le persone risultate positive al tampone molecolare nelle ultime 24 ore sono 111, a fronte di 2.640 tamponi processati. Dei nuovi contagi, 29 persone hanno più di 70 anni, nove sono tra i zero e i 5 anni e 13 tra i sei e i 15 anni. Due contagi sono avvenuti in una Rsa di Malè, mentre prosegue l’infezione legata al focolaio dei giorni scorsi a Montagnaga. Ancora: non ci sono persone in terapia intensiva, mentre i ricoverati sono 33. Le persone in isolamento sono 705, oltre duemila sono in quarantena. Le classi in quarantena sono 50. Un nuovo decesso, poi, s’è registrato ieri a Cembra-Lisignago. Quanto alla distribuzione territoriale delle nuove infezioni di ieri: 23 sono a Trento, 8 ancora a Baselga di Pinè, 10 a Borgo Valsugana, 4 a Rovereto, 4 a Levico Terme, 3 a Lavis e 3 anche a Predazzo. Numeri elevati ma che, considerati i tassi di ricovero e la capacità d’intercettare i contagi, non agitano il direttore reggente dell’Azienda Sanitaria, Pier Paolo Benetollo. «In altre regioni — spiega — la situazione sta sfuggendo perché i contact tracing sono difficili da ricostruire, mentre qui sono ancora perfettamente sotto controllo».
Test in 15 farmacie
E per amplificare i test, dopo le prime due farmacie che hanno aderito al progetto altre quindici consentiranno di effettuare i test rapidi. «Stiamo formalizzando gli accordi, anche con le realtà private», precisa l’assessora alla sanità Stefania Segnana che ieri, in giunta, ha anche stanziato ulteriori risorse per le due Rsa di transito: Dro e Strigno. Nel complesso sono in arrivo 200.000 euro da destinare all’acquisto di attrezzature, apparecchiature ed arredi. Non solo: sono state definite le commissioni per l’esame di abilitazione degli operatori socio assistenziali. A fine ottobre in 43 sosterranno il test e potranno già da novembre entrare a supporto delle case di riposo trentine.
«Coprifuoco? Cautela»
Intanto resta da capire se il governo nazionale interverrà nelle prossime ore in modo più severo per contenere i contagi. Una delle ipotesi è quella di istituire una sorta di coprifuoco: tutti a casa alle 22 (quindi attività chiuse). Alle 9 di stamattina Fugatti in videoconferenza ascolterà le parole di Boccia (ministro agli Affari regionali) e Speranza (ministro alla Salute) per capire le volontà del premier Giuseppe Conte. «La sensazione è che in alcuni territori il tracciamento del contagio sia saltato e la situazione sia in continuo peggioramento — spiega il governatore riferendosi in particolare a Milano e Campania — Quello che ci aspettiamo è un criterio di proporzionalità, in base alle necessità dei territori». E per ricordare qual è la situazione del Trentino, Fugatti cita solo un dato: zero pazienti in rianimazione. «In questo momento un eventuale coprifuoco generalizzato impone una attenta riflessione», ripete lasciando intendere la sua contrarietà.
«Scuole, avanti così»
Lo stesso approccio il presidente lo mostra con il tema scuola. «Nella situazione attuale non vogliamo nemmeno prendere in considerazione l’ipotesi di chiudere le scuole — dice sicuro — Non vogliamo farlo perché il contagio non arriva dal trasporto scolastico e i ragazzi hanno bisogno di continuare a seguire le lezioni». Certo, aggiunge poco dopo, tutto dipenderà dai numeri in evoluzione.
I dati
Un decesso a Cembra Lisignago e due infezioni nella Rsa di Malè
Tamponi Altre 15 farmacie presto faranno i test rapidi oltre alle 2 già attive