«Subito un codice antimafia per il settore e un tavolo di monitoraggio della legalità»
«Riteniamo urgente ed opportuno la costituzione di un tavolo di monitoraggio permanente sulla legalità nel distretto del porfido, come richiesto anche dal nazionale nel rinnovo del contratto collettivo». Fillea Cgil e la Filca Cisl «ringraziano le forze dell’ordine per l’operazione di contrasto alle infiltrazioni mafiose nel settore del porfido», ma rilanciano il tema del controllo di un settore che è «terreno fertile» per le infiltrazioni malavitose: «Come già dichiarato anche nel recente passato dalle nostre organizzazioni sindacali riteniamo prioritario definire un codice antimafia per tutte le imprese del porfido e dell’edilizia. Sarebbe opportuno istituire una commissione per verificare la corretta applicazione della legge che regolamenta le attività estrattiva e la lavorazione del porfido». «Obbligo della lavorazione per l’80% del materiale estratto con ricorso ai propri dipendenti, tracciabilità del prodotto estratto durante il processo di trasformazione, tutela dei livelli occupazionali, regolarità retributiva e contributiva, applicazione del contratto collettivo, tutela della salute e sicurezza dei lavoratori. Questi sono elementi di legalità — affermano i sindacati — che ostacolano la diffusione di situazioni irregolari che poi favoriscono l’intromissione ed l’inserimento della criminalità organizzata». L’istituzione di un osservatorio sulla criminalità organizzata, per i sindacati,«diventa ancora più urgente vista la dimensione del fenomeno appena rilevato anche in provincia». Un osservatorio «che tenga costantemente informata la popolazione la quale può divenire il vero anticorpo ad associazioni criminali che crescono e si propagano sulla non conoscenza dell’esistenza di tale fenomeno e contemporaneamente sull’omertà e la paura di chi vive in tali ambienti inquinati». Su questa proposta, i sindacati chiedono «un incontro urgente con le istituzioni».