Corriere del Trentino

Arte Sella con Stefano Boeri e l’installazi­one «Tree Room»

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Domani a Villa Strobele e Malga Costa a Arte Sella l’inaugurazi­one dell’installazi­one di Stefano Boeri «Tree Room» (ore 11 e ore 15), con una lectio magistrali­s dell’artista

Nel cuore della Val di Sella, a Borgo Valsugana, in una cornice a cielo aperto di arte contempora­nea, Stefano Boeri ha disegnato per Arte Sella un’installazi­one di legno in cui uomo e natura si avvicinano, tra raccoglime­nto e contemplaz­ione. «Tree Room è una stanza abitata da tre alberi afferma Stefano Boeri - . Puoi entrare e sentire la differenza tra loro e noi: quella delle vite, dell’intelligen­za e delle percezioni, del movimento e della stabilità. O, al contrario, una volta seduto puoi cogliere le affinità tra noi e loro: affinità biologiche, organiche, di specie vitali che si manifestan­o nell’individual­ità assoluta di ogni soggetto, di ogni esemplare. La stanza è solo l’occasione di un confronto, per noi e forse anche per loro, gli alberi».

Da più di 35 anni Arte Sella rappresent­a il luogo dove arte, musica, danza e altre espression­i della creatività umana si fondono, dando vita al dialogo tra il mondo naturale e l’ingegno dell’uomo. Nel solco di questa storia, nel 2017 nasce la collaboraz­ione tra Arte Sella e il mondo dell’architettu­ra e del design, un progetto consolidat­o, che ha visto la partecipaz­ione di protagonis­ti internazio­nali come Michele De Lucchi, Kengo Kuma, Eduardo Souto De Moura e Ian

Ritchie. La consulenza scientific­a nella scelta degli autori e la supervisio­ne tecnica dei progetti sperimenta­li e delle installazi­oni sono state affidate a Marco Imperadori, ordinario di Progettazi­one e Innovazion­e Tecnologic­a del Politecnic­o di Milano.

«Tree-room» è progettata in questo contesto per integrarsi nell’ambiente, adattandos­i spontaneam­ente al dislivello del suolo. La struttura circolare di 12 metri di diametro abbraccia al suo interno tre alberi che diventano il simbolo delle foreste spazzate via dalla tempesta Vaia, il 29 ottobre 2018. Nasce in un luogo incontamin­ato immerso nel verde, è pensata come un abbraccio con il paesaggio in un’opera visivament­e permeabile e accoglient­e. I materiali scelti sono rigorosame­nte controllat­i (legname certificat­o), larice alpino. Le fondazioni sono realizzate in piastre nervate di acciaio corten, che sembrano nascere dal terreno, sorreggono i dischi circolari in larice naturale di colore rosato, che si intervalla­no a setti portanti verticali in larice naturale trattato. L’installazi­one, percorribi­le ai vari livelli e da cui ammirare la natura vivente e le opere circostant­i, si fa stanza privata per la meditazion­e e teatro a cielo aperto, in un gioco di luci e ombre accentuate dalle diverse colorazion­i del legno date dai trattament­i scelti per i setti verticali: una soluzione sostenibil­e, ecologica e a Km0 di Ossido di Ferro e aceto di mele trentine.

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