Scienza, arte e musica Va in scena «Contatti»
Muse e Centro Santa Chiara A Trento ricercatori, scienziati, comici e artisti rap sul palco insieme Tra i protagonisti, Vergassola, Dini Ciacci, Turso, Deproducers e Pievani
Arriva anche a Trento la grande produzione teatrale. Il Centro Santa Chiara di Trento ha deciso di sperimentare la strada della produzione di propri spettacoli teatrali e lo fa coinvolgendo tre talenti: il direttore d’orchestra Maurizio Dini Ciacci, il comico Dario Vergassola e Luc Jacquet, premio Oscar nel 2006 con il film-documentario La marcia dei pinguini.
L’occasione è la rassegna organizzata in collaborazione con il Muse (Museo della Scienza) dal titolo «Contatti Trento scienza e arte»: appuntamenti preceduti martedì 27 ottobre da una irriverente intervista a quattro ricercatori trentini con Dario Vergassola dal titolo «Immaginare il futuro: andrà meglio?». Due letture complementari dello stesso tema: da un lato lo sguardo della scienza, tradotto in un dialogo informale, dall’altro la trasposizione delle questioni in suggestioni e interpretazioni artistiche, per dimostrare la vicinanza del mondo artistico e di quello della ricerca.
Lo spettacolo al centro dell’iniziativa è Storie di mare e piccole terre una fiaba surreale ed ecologica di Maurizio Dini Ciacci, con la video-regia da Luc Jacquet e testi e voce di
Dario Vergassola (prima assoluta 29 ottobre con repliche 30 e 31 ottobre al Teatro Auditorium di Trento).
«Da qualche tempo mi solleticava l’idea di estendere la mia sensibilità di musicista classico avvicinandomi ad alcune espressioni della musica cosiddetta leggera – ha spiegato Maurizio Dini Ciacci –. È nata di conseguenza l’idea di incrociare musica rap e pop con una componente testuale ed una visuale in un unico progetto su un tema ecologico».
La narrazione, affidata a Dario Vergassola, si snoda con leggerezza attraverso sei racconti fiabeschi, ad essa si accompagnano suggestioni musicali - eseguite dal vivo da un ensemble diretto dallo stesso Dini Ciacci, che comprende la pianista trentina Isabella Turso e i live electronics di Michele Tadini - e la regia visuale del premio Oscar francese Jacquet.
«Ciò che mi ha ispirato nei testi di questo spettacolo è il fatto che esplorano tutte le sfaccettature del legame fra l’uomo e la natura – ha raccontato il regista francese -. Credo sia la natura che ha portato l’uomo alla narrazione e alla poesia».
Il programma di «Contatti» vedrà quindi il concerto spettacolo Dna (10 novembre al Teatro Sociale) a cura del gruppo musicale Deproducers e del filosofo della scienza Telmo Pievani, e L’ordine dell’occhio, progetto artistico ispirato alla figura di Galileo Galilei, realizzato da Fondazione Arcadia e Habanero (10 dicembre al Teatro Sociale).
Tutti gli eventi saranno introdotti da brevi presentazioni di ricercatori trentini attivi in alcune delle principali strutture di ricerca scientifica trentine: il Muse, la Fondazione Bruno Kessler, la Fondazione Edmund Mach e l’Università di Trento.