Le mire sui cantieri E Raimondi insiste «Rischi ovunque»
Dalle perquisizioni una denuncia per droga
Non solo cave. Che le mire della ‘Ndrangheta, stando alle ipotesi di reato formulate dalla Procura di Trento nell’ambito dell’indagine «Perfido» siano estese ad altri comparti dell’economia locale, emergerebbe da più parti.
Aziende del legno, società che producono pasta fresca, ma anche un distributore di benzina, società del mondo della logistica e imprese edili sarebbero state oggetto di attenzione degli indagati. Che le avrebbero viste talvolta come coperture per riciclare denaro sporco, talvolta come strumenti per gestire i loro affari illeciti. Nel maggio del 2017 Nania avrebbe sollecitato un altro indagato, Antonino Quattrone a partecipare alla gara d’appalto per la fornitura di 200 casse di legname (per un valore di circa 40.000 euro) a Lona Lases, garantendo, a suo dire, l’ggiudicazione. «Tu gli fai questa offerta qua e ce lo portiamo a casa». Illuminante, in questo senso anche l’episodio che vedrebbe protagonisti Demetrio Costantino e Vincenzo Vozzo, il primo reale titolare della «Soluzione Ponteggi» intestata formalmente al Vozzo. Secondo l’accusa Costantino avrebbe voluto detenere una sorta di monopolio del settore e un giorno, passando davanti a un