La polenta l’oro nel piatto Al via il festival di Storo
Dalle piazze la kermesse si trasferisce nei ristoranti del Chiese
Bianca, gialla, a grana fine o più spessa. E «regina» quella tipica di Storo. La polenta è il cibo alpino per eccellenza, un tempo simbolo di povertà, oggi espressione di una significativa evoluzione gastronomica capace di trasformarla in una pietanza proposta nei più ricercati ristoranti internazionali. Per celebrare questo cibo antico, ma ancora amatissimo torna anche nel 2020 il «Festival della Polenta di Storo» in una nuova versione. Con lo slogan «L’oro nel piatto», la tradizionale sfida a colpi di trisa, il mestolo dei polenter della valle del Chiese e dei territori limitrofi, si è infatti trasformata in un festival del mangiar bene a km zero. La possibilità di assaggiare le ricette migliori e più originali a base di farina di mais si trasferisce quindi dalla consueta cerimonia di assaggio collettivo nelle piazze della borgata di Storo, ai ristoranti della Valle del Chiese e delle Giudicarie Centrali. Per concludere l’iniziativa il primo novembre un concerto folcloristico all’aperto, salvo nuove restrizioni anti-Covid.
Nel frattempo fino al 31 ottobre i visitatori e i curiosi potranno assaggiare con tutta calma nei vari locali i piatti degustazione creati con la farina gialla di Storo e i prodotti agricoli di questo angolo del Trentino posto tra il lago d’Idro e le Dolomiti di Brenta. Per due settimane quello che stato definito «l’oro rosso di Storo», capace in questi anni di ammaliare anche gli chef più rinomati del mondo stellato, diventerà simbolo concreto dello spirito della valle, permettendo ai buongustai di ripetere le degustazioni in momenti successivi e in ristoranti differenti andando a scoprire la fantasia dei diversi cuochi.
È il caso dell’agritur La Polentera (Storo), che quotidianamente propone menù a tema e un dolce a base di polenta, o del ristorante Aurora a Cimego (Borgo Chiese) dove è nata la polenta Macafana e recentemente la pizza con la polenta, o ancora del ristorante La Contea a Bolbeno (Borgo Lares) che presenterà gli gnocchi di polenta con farina gialla e bianca di Storo.
Gli altri ristoranti che hanno deciso di perdere parte all’iniziativa sono il ristorante Condino a Condino (Borgo Chiese), ristorante Malga Caino a Cimego (Borgo Chiese), Rifugio Lupi di Toscana sull’Altopiano di Boniprati e ristorante Borel (Pieve di Bono Prezzo), ristorante Ginevra e ristorante Miravalle a Roncone (Sella Giudicarie), ristorante Serena, ristorante Trento e ristorante Pizzeria Alpino a Breguzzo (Sella Giudicarie), rifugio Pont’Arnò in Val di Breguzzo (Sella Giudicarie), ristorante Milano a Tione di Trento e Locanda Ridevert a Zuclo (Borgo Lares). Ad arricchire le tavole ci sarà anche il Clisium, l’ultimo nato tra i vini del Trentino ideato a partire da un vitigno aromatico a bacca bianca selezionato dai ricercatori dell’Istituto Agrario di San Michele che ha permesso ai produttori locali di dar vita a una piccolissima produzione di alta qualità.